Galeotto un video passato su Youtube che ha raccolto 20 milioni di spettatori, in cui si vedeva una donna dare alla luce il proprio bambino all’aria aperta, immersa fra le fresche frasche di un bosco. Da lì la “geniale” idea della rete televisiva americana Lifetime di creare un reality show su questa falsa riga: protagoniste una serie di gestanti, decise a partorire nella natura selvaggia.

Il programma si chiamerà Born in the Wild e ancora prima di andare in onda ha già collezionato una sfilza di polemiche. Il primo a scagliarsi contro il format è stato certamente il mondo medico, il quale ha fatto subito notare come partorire all’aria aperta senza le dovute condizioni igieniche e senza assistenza da parte di ostetrici e ginecologi possa essere pericoloso.

A tal proposito Ron Jaekle, docente di medicina materno-fetale presso l’Università di Cincinnati ha detto:

A tutti piace pensare a gravidanza e parto come a processi naturali. Ma bisogna ricordare che la letteratura a tal proposito cita innumerevoli casi di donne morte di parto. Nel 1900, quando il parto avveniva in casa, si contava una donna morta ogni 1.000 bambini nati negli Stati Uniti. Oggi, grazie all’ospedalizzazione, si è scesi allo 0,1 ogni 1.000.

Dalla sua l’emittente assicura che anche se doglie, rottura delle acque e il magico momento della nascita saranno effettivamente “wild”, sono state comunque prese delle precauzioni per tutelare l’incolumità delle mamme e dei loro bambini. Innanzi tutto le protagoniste dello show non saranno primipare ma donne che hanno già avuto esperienza con passate gravidanze. Inoltre, in caso di necessità, sarà presente un professionista qualificato che interverrà all’occorrenza.

Inutile dire che queste rassicurazioni non hanno placato la polemica, ma sono state solo un blando palliativo (del tutto inefficace) per far calmare le acque. Infatti non è ben chiaro quale sia la procedura prevista in caso di complicazioni, senza contare la questione della feroce spettacolarizzazione di un momento così intimo come quello della nascita di una nuova vita.

Non solo, come sostenuto dallo stesso Ron Jaekle, c’è il pericolo che questo sdoganamento del parto all’aperto diventi una scusa per sottovalutare i rischi di una gravidanza non controllata. Perché è pur vero che il fantastico mondo della maternità appartiene a quei processi fisiologici che sono tali dalla notte dei tempi, però è altrettanto vero che la modernità ha permesso di limitare i danni di una gestazione difficile, così come anche di dare più sicurezza medica e confort a mamma e neonato.

Siamo certi che un reality che inneggia al parto spartano non sia foriero di cattiva informazione per le future mamme spettatrici?

Via | Entertainment Weekly

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ultimo aggiornamento: 06-06-2014