Chi non ricorda quella sera del 31 agosto 1997? All’epoca avevo appena nove anni eppure non scorderò quando, appena rientrata dalle vacanze con i miei genitori, mio padre accese il televideo ed apprendemmo la notizia della scomparsa della Principessa del Popolo. Lady Diana aveva perso la vita dopo un drammatico incidente a Parigi, sotto il Pont de l’Alma, in seguito ad un inseguimento tra la sua auto e quella di un fotografo.
Scomparivà, così, a soli 36 anni una donna dalla vita travagliata, scandita da tante sofferenze in campo privato ma di tanto impegno nel cercare di aiutare i meno fortunati.
Diana Spencer era nata in Inghilterra il 1 luglio del 1961 in una famiglia nobile tra le più antiche ed importanti del paese. Fu anche per questo che la Regina Elisabetta II fu ben felice di combinare le nozze tra lei e il Principe Carlo, nel 1981. Dalle nozze nacquero William ed Henry, rispettivamente nel 1982 e nel 1984. Il matrimonio naufragò ben presto a causa della relazioner del Principe Carlo con Camilla Parker Bowles, love-story precedente anche alle nozze con Diana.
E’ soprattutto dopo aver allungato le distanze con la famiglia reale che emerse quella Lady D che ricordiammo ancora oggi, una donna generosa che non ha esitato ad impegnarsi in importanti cause umanitarie.
E’ noto il suo incontro con Madre Teresa di Calcutta così come la sua partecipazione attiva a molte organizzazioni solidali e a diverse campagne di sensibilizzazione alla lotta all’Aids e alla messa al bando delle mine anti-uomo (celebre la visita della Principessa del Galles ad un campo ancora pieno di mine nei territori della Ex Jugoslavia). L’impegno di Diana Spencer verso i più sfortunati, portato avanti dai suoi figli, si manifestò anche con numerosi viaggi, in Asia e in Africa.
Il suo sorriso si spense in quella tragica notte di agosto quando perse la vita assieme al suo compagno Dodi al-Fayed. Difficile che questi 17 anni non siano ricordati dal popolo inglese che non ha mai smesso di amarla e di ricordarla.
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