Da qualche anno a questa parte il trucco minerale, al pari di quello tradizionale, si sta evolvendo e sta cambiando per venire incontro sempre di più alle esigenze delle proprie utilizzatrici. Se infatti in principio era minerale praticamente solo ciò che era declinato il polvere libera, oggi la situazione è ben differente.

In commercio esistono sempre più prodotti in versione liquida o cremosa, i quali rinunciano ad un po’ di purezza (per mantenere la consistenza umida e un buon livello di salubrità devono necessariamente essere addizionati con qualche conservante) ma sono anche più facili da utilizzare.

Tuttavia, se le differenze fra questi cosmetici e gli altri è abbastanza chiara, esistono disparità fra i prodotti in polvere libera e quelli in versione compattata? E se si, quali sono?

Iniziamo col dire che si, il fatto che si tratti in ambo i casi di polveri non deve trarre in inganno. Non è solo la consistenza a cambiare, ma spesso e volentieri è anche la formulazione.

Ombretti, fondotinta e blush in polvere libera, se sono di buona qualità, hanno una lista INCI immacolata, con solo ingredienti di tipo minerale e possibilmente senza talco (il quale rientra si nella categoria, ma rispetto ad ossidi e miche tende ad occludere i pori).

Al contrario nei prodotti compatti la lista INCI è più lunga e meno pura e quasi sempre è facile trovare il talco fra i primi ingredienti, seguito da texturizzanti (es. il Lauroyl Lysine) che hanno il compito di migliorare la stendibilità del cosmetico e poi dai veri ingredienti minerali.

Tutto ciò non deve ovviamente spaventare. Perché le formulazioni, anche se sono meno pure, sono comunque sicure per la pelle. A patto ovviamente che si acquistino prodotti di buona qualità e che ogni ingrediente in lista INCI sia ben tollerato dalla propria epidermide.

Un’altra cosa da dire è che le polveri libere si compensano vicendevolmente con quelle compatte per quanto riguarda pro e contro. Le prime sono più naturali ma sono spesso più difficili da stendere, necessitano di pennelli adatti e diventano quindi scomode da usare quando si è fuori casa.

Al contrario le seconde hanno si più componenti al loro interno, ma proprio per questo hanno una maggiore facilità di stesura, si possono portare in borsetta e applicare come i normali cosmetici non minerali.

Altra differenza la fa la personalizzazione. Chi ama giocare con i colori e non si accontenta dei pigmenti che ci sono in commercio, certamente troverà più comode le polvere minerali da mixare all’occorrenza per creare l’ombretto della tonalità perfetta o il lip gloss giusto.

Le polveri compatte hanno invece la pecca di dover essere “grattate” con una spatolina per poter essere mescolate e bisogna verificare che siano al 100% lip safe prima di essere usate sulle labbra.

I consigli di Pinkblog per le sue lettrici amanti del trucco minerale, alla luce di quanto detto, sono: verificate sempre le liste INCI di ciò che acquistate per avere la certezza di cosa mettete in viso, valutate le vostre esigenze di makeup per capire come bilanciare la comodità di utilizzo di un cosmetico e la sua purezza, meditate anche la possibilità di acquistare i prodotti di ambo le texture in taglie mini, così da usare il prodotto giusto nel momento giusto e limitare gli sprechi.

Foto | da Flickr di Idhren

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ultimo aggiornamento: 29-09-2014