Avremmo potuto tessere lodi postume, concentrarci sui momenti gloriosi, ripescare gli interventi intellettuali, i ritratti famosi, le interviste celebri, ma non sarebbe stato coerente con quello che ci passava per la testa nel preciso momento in cui abbiamo appreso del decesso di una grande attrice italiana. Ciò che invece ci é sembrato più giusto fare per ricordare il talento di Mariangela Melato, spentasi oggi in una clinica di Roma dopo una lunga malattia, é stato riproporre l’estratto di uno dei suoi ruoli più divertenti e ben cuciti, quella pellicola di Lina Wertmüller del 1974 dal lungo titolo “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”. Un film che la vede ancora oggi nei difficili panni della Signora Raffaella Pavone Lanzetti, ricca padrona che in vacanza su uno yacht di lusso, ritrovatasi, per un imprevedibile stravolgimento della situazione, a condividere il quotidiano di dispersa con Gennarino Carunchio, interpretato da un geniale Giancarlo Giannini, rozzo marinaio siciliano e fervente comunista che fino a poco tempo prima l’aveva servita come tuttofare.

Il naufragio ed il gustoso scambio di ruoli, con il relativo teatrino di equivoci e sfoghi di reciproche repressioni, evolve in una passione devastante, che si esprime in un magnifico scenario primitivo, ben al di là delle strette maglie delle convenzioni sociali, per dar luogo ad un’esemplificazione di ritorno allo “stato di natura” di filosofica memoria, ma destinato ad infrangersi con il rientro nella realtà. La bella e sofisticata milanese e il rozzo ma autentico mozzo, ritorneranno ai loro rispettivi consorti, senza che il tutto riesca però a ricomporsi nel lieto fine, un po’ come succede alla vita. Anche oggi. Addio Mariangela!

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ultimo aggiornamento: 11-01-2013