Manca poco all’apertura di un nuovo spazio espositivo milanese il Nam Project ( dalle iniziali di Nicola Perlini e Alessandro Albanese, direttori artistici) che sarà inaugurato il 30 Gennaio in via Ventura distretto artistico della città. L’obiettivo della nascente galleria sarà quello di promuovere i giovani artisti emergenti senza trascurare i progetti site-specific. In attesa di vedere i nuovi spazi, possiamo conoscere il primo progetto espositivo curato da Colin Smith con cui apriranno i battenti. Fino al 2 Marzo protagonista della mostra Paraland un artista davvero giovane, ma anche molto promettente: Matthew John Atkinson nato nel Kent nel 1985 che già tre anni fa ha avuto la sua prima mostra personale alla ‘Show Off’ fiera d’arte a Parigi.
Matthew John Atkinson al Nam Project di Milano in mostra


Matthew John Atkinson al Nam Project di Milano in mostra
Matthew John Atkinson al Nam Project di Milano in mostra
Matthew John Atkinson al Nam Project di Milano in mostra
Matthew John Atkinson al Nam Project di Milano in mostra
Matthew John Atkinson al Nam Project di Milano in mostra
Matthew John Atkinson al Nam Project di Milano in mostra
Matthew John Atkinson al Nam Project di Milano in mostra
Matthew John Atkinson al Nam Project di Milano in mostra

Le 15 opere in mostra rappresentano le immagini di una natura alterata in cui l’Artificio si combina con la Natura, mescolandosi e condizionandosi fino a svelarne il lato inquietante nel contrasto. L’artista, laureato alla Loughborough University, nonostante la giovane età nelle sue opere dimostra l’interesse per tematiche impegnative come la religione, l’infanzia, i disastri naturali e la morte. I suoi dipinti realizzati stratificando piani e colori per dare alla superficie letture multiple con un esito a volte inquietante, fanno riflettere lo spettatore su una nuova percezione della realtà, transitoria come il tratto dell’artista, illusoria come l’anima delle cose. La realtà che turba: quella che cambia significato in base all’importanza che noi gli attribuiamo, trasformando molto spesso oggetti, persone e ricordi in un contenitore vuoto senza storia.

Foto| Dal sito di Matthew John Atkinson

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 17-01-2013