Attualità
Vogue America risponde a Calvin Klein con vere modelle plus size
Dopo il “caso” della modella taglia 42 definita plus size nella nuova pubblicità di lingerie firmata Calvin Klein, Vogue America risponde alle polemiche mettendo in copertina “vere” modelle curvy

Quando la “regina” tra le riviste di moda, la più patinata e prestigiosa di tutte – Vogue America – decide di fare un servizio fotografico di capi di lingerie femminile usando solo burrose modelle plus size, capisci che forse qualcosa, nello scintillante e crudele mondo del fashion, si sta muovendo.
La questione delle modelle plus size, ovvero con taglie fuori standard e misure più abbondanti rispetto a quelle richieste in genere alle modelle di underwear, è sorta di recente dopo che Calvin Klein, nella sua nuova campagna pubblicitaria di intimo, “Perfectly Fit”, aveva inserito una bellissima fanciulla taglia 42 (quindi non certo una taglia “forte”, ma neppure una misura skinny), Myla Dalbesio, definita sulla rivista Elle plus size.
La puntualizzazione non è affatto piaciuta, e, anzi, ha suscitato un gran bel vespaio di polemiche, perché attribuita allo stesso Calvin Klein, che per questa ragione era stato attaccato sui social network e accusato di fare discriminazioni.
Calvin Klein, però, probabilmente non aveva mai usato quella definizione per la sua modella taglia 42, pertanto la polemica è stata giudicata frettolosa e pretestuosa a persino la Dalbesio, in una intervista, aveva spiegato che al contrario di altre situazioni, durante lo shooting fotografico per Calvin Klein non si era sentita “diversa”, ma che anzi era stata lieta dell’opportunità perché per una mannequin con le sue misure intermedie trovare una collocazione nella moda è difficile.
Insomma, la classica tempesta in un bicchiere d’acqua. A questo punto, con mossa strategicamente molto furba e tempismo perfetto, interviene Vogue America con il suo bel servizio di modelle taglia forte in lingerie che non solo sembra rispondere al “caso” Calvin Klein, ma anche alle polemiche seguite alla mobilitazione via web, con tanto di petizione, contro Victoria’s Secret e la sua nuova linea di lingerie “Perfect Body”.
Il servizio di Vogue sembra infatti rivolgersi alle donne “vere” (che come recitava un film di qualche tempo fa “hanno le curve”), e alle loro esigenze di comfort e di glamour: “il reggiseno migliore veste ogni forma e ogni taglia“, si legge nel sottotitolo.
L’iniziativa, di per sé, sarebbe anche lodevole ma… ci viene il sospetto che non sia sostenuta dal reale desiderio di rimodulare i rigidi canoni di bellezza estetica femminile finora imposti dai Media della moda. Ci viene il sospetto che sia solo una cosa di facciata, un modo per rassicurare le potenziali clienti dicendo loro – vedete? La moda è al vostro servizio, e non il contrario – per poi continuare a richiedere alle agenzie di modelle soggetti che rispettino canoni di magrezza assolutamente malsani per le sfilate dei maggiori brand. Vedremo se l’artificioso e patinato mondo delle passerelle e dei magazine di lusso è pronto per la vera “rivoluzione” dei corpi.
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Via| Vogue.com e Indipendent.co.uk
Foto| via Pinterest
