La Casa delle donne è un’associazione importantissima, una delle prime a lavorare sul campo per proteggere le donne da abusi e soprattutto dalla violenza. Nasce dall’idea di un gruppo di femministe che nel 1990 che ha pensato di allestire una struttura, senza fine di lucro, per accogliere e aiutare le signore vittime e sensibilizzare la società su questo problema.
Ha preso così il via questa incredibile avventura, che ha trasformato la Casa delle donne in un punto di riferimento in tutta Italia. Nelle Case rifugio, le donne possono trovare ospitalità sole o figli (di entrambi i sessi) minori durante il percorso di uscita dalla violenza. Dal 1995 è attivo il Progetto Oltre la strada, finalizzato ad offrire accoglienza alle donne straniere vittime di tratta ai fini di prostituzione e sfruttamento lavorativo, con la disponibilità di una struttura residenziale protetta e vengono assistite sotto tanti aspetti diversi, sociale, legale, sanitario e lavorativo.
Contemporaneamente alla Casa di Bologna è stata aperta la Casa delle donne maltrattate di Milano, dove già esisteva un Centro di accoglienza, le Case di Modena, Roma e Parma seguirono l’anno successivo. Il lavoro di queste volontarie è stato davvero prezioso e oggi, se non ci fossero state loro, non saremmo a questo punto. Sono state capaci di dare assistenza, non un semplice telefono amico, a chi ne aveva bisogno e soprattutto sensibilizzare un intero Paese (con indagini e campagne informative). I primi dati sulla violenza, seppur parziali, sono stati infatti raccolti qui, così come qui ha preso forma una nuova parola, femminicidio, con cui identificare un ben preciso delitto, l’uccisione di una donna.
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