Sono numerose, purtroppo, le donne sfregiate con l’acido. È una pratica barbarica, che oltre a ledere fisicamente, colpisce le signore profondamente. Sfigurare una donna vuol dire toglierle il piacere di guardarsi allo specchio, di sentirsi bene con se stesse ma anche in mezzo alla gente, fa aumentare la paura di non piacere, di non essere belle e apprezzate. Può sembrare una sciocchezza, ma sentirsi sicure del proprio aspetto vuol dire stare meglio anche con gli altri.
In Pakistan Musarrat Misbah, un’imprenditrice di 55 anni nata a Karachi, nel sud del Paese, ha fondato quasi 10 anni fa un’interessante associazione, Depilex Smileagain Foundation, attraverso cui s’impegna di riportare il sorriso sul volto delle donne vittime dell’acido. Come? Ha creato una catena di saloni di bellezza, circa 25, dove le signore possono effettuare trattamenti di bellezza e coltivare la loro autostima.
Musarrat Misbah ha raccontato in un’intervista alla Bbc il momento preciso in cui ha capito che questa era la sua strada. Una sera, poco prima della chiusura, una donna con un velo è entrata nel suo negozio:
“Quando si è tolta il velo mi sono dovuta sedere. Le mie gambe erano come morte. Davanti a me c’era una donna senza volto. I suoi occhi e il suo naso non c’erano più e il collo e la faccia erano incollati insieme, quindi non riusciva a muoverli.”
Secondo Depilex Smileagain Foundation, le vittime hanno dai 14 ai 25 anni. I motivi per cui vengono attaccate sono gelosia, paura dell’infedeltà, mancanza di dote, quindi soldi, la volontà del marito di sposarsi con qualcun altro, il rifiuto a sottoporsi a pratiche sessuali o l’odio. Gli uomini utilizzano acido e kerosene, che sono facilmente reperibili e costano poco. Le zone più colpite invece sono il viso e i genitali.
Via | The post internazionale
Foto | Depilex Smileagain Foundation
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