Expo 2015 è una realtà sempre più attesa e anche sempre più vicina, tanto che i canali di informazione italiani e internazionali ne parlano spesso. Da un po’ di tempo infatti, fra gli argomenti di discussione più dibattuti, ci sono gli interessanti appuntamenti dell’esposizione meneghina di maggio prossimo, eventi ormai più che imminenti.

Ed Expo, con il tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, viene anche incontro a noi donne, dandoci spunti interessanti e parlando un linguaggio a noi familiare, fatto di cibo, tradizioni culinarie e anche autoproduzione di frutta e ortaggi.

Non è un caso che un articolo uscito pochi giorni fa sul web magazine ufficiale, faccia riferimento alle migliori piante aromatiche da coltivare sul balcone di casa. E visto che Pinkblog cura con amore l’argomento dell’orto casalingo, ci è sembrato carino discutere con le nostre lettrici della top 10 redatta da Exponet. Pronte alla classifica?

Piante aromatiche coltivare


  1. Lo zafferano – Nome botanico: Crocus sativus. Lo zafferano è una delle spezie più preziose della cucina italiana, ingrediente principe di ricette legate alla nostra tradizione culinaria (es. il risotto alla milanese). La parte del fiore che si usa per ottenere il colore giallo paglierino sono i pistilli, da ammollare in acqua calda e poi aggiungere alle proprie ricette. Le bellissime infiorescenze viola sono poi anche molto apprezzate per dare carattere alle aiuole.
  2. L’aglio orsino – Nome botanico: Allium ursinum. Creatura del bosco, questa pianta predilige i climi freschi e umidi, dove i raggi solari non possano nuocerle. Ottimo per la cucina, l’aglio orsino è molto usato per la preparazione del celeberrimo pesto a lui dedicato. Belli anche i fiorellini, bianchi e un po’ simili a quelli del gelsomino.
  3. L’anice menta – Nome botanico: Agastache foeniculum. Ha un nome “ufficiale” difficile da pronunciare, ma un corrispettivo popolare ben adatto al tipo di pianta, una vera e propria via di mezzo fra la menta e l’anice. La semina avviene in primavera, lasciando il vaso in un luogo soleggiato e la raccolta avviene dopo un paio di mesi. Le verdissime foglie dell’Agastache sono l’ingrediente perfetto per gli ottimi infusi rinfrescanti e digestivi.
  4. Il finocchio – Nome botanico: Foeniculum vulgare. Di questo ortaggio non si butta via niente, in quanto ogni parte del finocchio, dai semi alla barbetta verde del vegetale, sono ottimi per la cucina e per i rimedi officinali casalinghi. Per farlo germinare bene in veranda scegliamo un vaso capiente e profondo e seminiamo in un terreno piuttosto secco, posizionando in un luogo soleggiato.
  5. La cedrina o Verbena odorosa – Nome botanico: Lippia citriodora. Già il nome è tutto un programma e identifica le meravigliose note aromatiche fresche e agrumate delle foglie della pianta. Amante del calore, la cedrina cresce bene in luoghi soleggiati e in terreni leggeri.
  6. Il cumino nero – Nome botanico: Nigella sativa. È una fra le piante più facili da coltivare e meno esigenti di tutte, donando dei semini dal sapore amarognolo e perfetto per alcune ricette di cucina, soprattutto etnica. La semina è primaverile e si fa una sola volta, in quanto la pianta poi dissemina da sola per crescere più bella che mai anche nell’anno successivo.
  7. Il cumino dei prati – Nome botanico: Carum carvi. Pianta biennale dai bellissimi fiorellini bianchi, il cumino del prati è un’ombrellifera dalle foglie deliziose (si usano soprattutto per insalate o zuppe) e dai semini aromatici, adoperati per ottimi distillati digestivi. Il terreno perfetto per la semina è ricco di sostanza organica, ma si consiglia di attendere almeno due anni prima di usare la pianta per scopi alimentari.
  8. L’aneto – Nome botanico: Anethum graveolens. Usatissimo nella cucina nordeuropea (anche se le origini sono del Sud Ovest Asiatico), l’aneto è una pianticella considerata rara in Italia, in quanto è piuttosto esigente sul clima e sul terreno dove attecchire. Quest’ultimo infatti deve essere secco, calcareo e siliceo, con un pH neutro. In Italia è possibile trovarlo in Veneto e Friuli o Molise, Marche e Abbruzzo.
  9. L’erba gatta – Nome botanico: Nepeta cataria. Usata in campo erboristico per combattere stress e insonnia nell’uomo, la Nepeta cataria è la pianta più amata dai mici, sensibilissimi ai suoi odori. Si semina facilmente in terreno soffice o nel classico semenzaio fai da te con l’ovatta, ama le posizioni ombreggiate e cresce molto velocemente. Se Fuffy non la rende inutilizzabile, la pianticella è ottima da strofinare in estate sulla pelle per tenere lontani gli insetti.
  10. La senape bianca – Nome botanico: Sinapis alba. La senape, con i cui semi si produce l’omonima salsina giallo ocra dal sapore acidulo ma gradevolissimo, è un’altra pianta a cui fare spazio sul balcone di casa. Gradisce i terreni argillosi e gli ampi spazi (perciò va bene metterla in vaso purché sia grande) e ci mette all’incirca un mese per crescere. Quando le silique sono diventate marroncine significa che è giunto il momento di staccare l’infiorescenza e metterla a seccare al sole per poi polverizzare i semi.

Piante aromatiche coltivare

Via | Exponet
Gallery | da Flickr di Mike_fleming; suzettesuzette; greckor

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ultimo aggiornamento: 26-03-2015