Immaginatevi di salire ad una qualsiasi fermata della metro e scendere alla fermata Shibuya, ritrovandovi così a Tokyo. Quale sarebbe la vostra reazione? Concentratevi su questo perché è fondamentale, soprattutto se non lo avete potuto provare direttamente come coloro che a Milano, saliti alla fermata Moscova, si sono ritrovati in oriente. Motivo di tale operazione è il guerrilla marketing operato per Fastweb.

La campagna più precisamente è di ambient marketing, ossia quel marketing non convenzionale che sfrutta l’ambiente per andare direttamente incontro al proprio target, mettendosi così in mostra proprio nei luoghi più frequentati o affollati. Scopo ultimo era sponsorizzare le linee veloci di Fastweb. La firma di tale progetto, non a caso, è della M&C Saatchi, poi gestito sui social network dall’agenzia milanese Ambito5.

Ciò che è avvenuto ha inizio la domenica notte, dove è stata allestita l’intera fermata con cartellonistica, video e pubblicità giapponesi. L’indomani mattina hanno raggiunto la fermata anche le comparse, dalle signore in abiti tradizionali, alle più giovani con creste o colori sgargianti. Anche il personale d’assistenza era rigorosamente giapponese.

L’effetto sortito ovviamente è stato di totale spaesamento, ma dopo poco i milanesi hanno dimostrato di stare al gioco divertendosi: chi fotografando i QR code per interpretare gli ideogrammi, chi facendosi foto con le comparse, chi tweettando immediatamente al grido di #fastline, o chi pubblicando immediatamente su Instragram. Specie in questi ultimi due casi non ci è voluto molto perché l’evento diventasse virale e multimediale.

Alla fine, su qualche cartellone, si capisce nettamente il messaggio: con Fastweb puoi avere una linea così veloce da raggiungere qualsiasi posto, anche Tokyo dall’Italia. Una campagna riuscita perfettamente, che porta con sé oltre all’evento del giorno, anche un carico di diffusione virale destinata a durare giorni, facendo parlare di sé ovunque.

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ultimo aggiornamento: 12-02-2013