Le cicatrici della mastectomia a seguito di un tumore al seno sono cicatrici dell’anima, ma si possono nascondere con degli interventi di ricostruzione molto ben fatti. Una associazione americana no profit, P.ink, offre alle donne un’altra possibilità: un tatuaggio.

È una bella iniziativa, soprattutto per chi non vuole o non può ricorre alla ricostruzione, e affonda le radici in una storia vera molto bella: Molly Ortwein è una donna colpita da tumore al seno a 47 anni che ha scelto un disegno fiorito per coprire le cicatrici, il costo però di questo tatuaggio era davvero elevato e ricordiamo che l’assistenza sanitaria è perlopiù a pagamento.

Il cancro al seno fa schifo. Anche se si sopravvive, ti devasta il corpo, complica le relazioni, e lascia permanenti segni indesiderati. Pensiamo che coprire queste cicatrici con un tatuaggio può non solo aiutare i pazienti a ritrovare il valore dei loro corpi sfregiati, ma anche trasformare qualcosa di doloroso in qualcosa di bello. Il nostro obiettivo è quello di collegare i pazienti con i tatuatori

Questa la mission di P.ink, che ha raccolto un’équipe di tatuatori professionisti offrono gratuitamente il loro lavoro. Hanno una cartella di modelli di tatuaggi molto varia: le donne possono scegliere ciò che è meglio per loro, anche attraverso un’app Inkspiration.

Via | P.ink

Foto | P.Ink

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ultimo aggiornamento: 21-05-2015