Dieci musei (Gam, Mao, Mauto, Miaao, Palazzo Madama, Castello di Rivoli, Museo Regionale di Scienze Naturali, Fondazione Merz, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Fondazione Spinola Banna) e tredici gallerie d’arte di Torino appartenenti all’associazione Tag (Turin Art Galleries), aperti straordinariamente anche in serata, ecco la proposta di sviluppata durante l’edizione 2013 del Salone del Libro del capoluogo piemontese. ‘Dall’idea al chiodo’, un’iniziativa ideata da Luca Beatrice all’interno della quale vi segnaliamo in particolare una riflessione che unisce interesse libresco e suggestioni artistiche strettamente contemporanee.
Alle 21 di giovedì 16 maggio 2013, Maurizio Vitta, autore di “Il rifiuto degli dèi. Teoria delle belle arti industriali”, presenterà, presso la Galleria Gagliardi Art System, “Profondo digitale. L’arte elettronica e l’esperienza estetica”, a proposito dell’ultimo lavoro di Davide Coltro, inventore del quadro elettronico, fondatore del gruppo ON, e presente alla 54° Biennale di Venezia del 2011 con Res_publica I, monumentale installazione di 96 moduli elettronici.


Si tratta di Inter Mirifica 2.0. (Nature Morte Continue per Bibliofili) che darà spunto ad un incontro che si propone di danzare intorno all’arte digitale, elaborandone derivazioni estetiche e concettuali necessarie per comprendere una complessità odierna che, pur proiettandosi continuamente verso il futuro, si nutre di un solido passato e affonda le sue possenti radici in fondamentali tappe dell’evoluzione tecnologica recente e più lontana nel tempo.

Inter_Mirifica 2.0 è un’installazione performativa composta da quadri elettronici, ispirata al documento “Inter Mirifica” del Concilio Ecumenico Vaticano II, approvato il 4 dicembre del 1963. L‘installazione si configura in linee orizzontali, composte di opere singole ma interagenti tra loro. Icone che parlano di libri e di oggetti che si accendono e spengono, in costante mutamento, per una fruizione che è dialogo visivo e attraversa regioni inesplorate della percezione tra il video e l’immagine statica.
In particolare, si tratta di opere della serie “Nature Morte Continue”, dove la storia della tecnologia, appunto con le sue meraviglie, viene messa in gioco. Rapporti tra personaggi importanti e controversi, tra le loro idee, innovazioni, oggetti, che hanno influito a livello globale dando forma al mondo che viviamo. L’installazione è performativa perché per essere completata dovrà ricevere le nuove icone che l’artista trasmetterà dallo studio, sviluppando una riflessione in forma visiva sui temi del documento conciliare, focalizzati sulle nuove meraviglie tecnologiche e sugli strumenti di comunicazione tipici del nostro tempo.

Via | gasart.it

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ultimo aggiornamento: 14-05-2013