I Mondiali Russia 2018 hanno fatto un po’ da spartiacque tra passato e presente, dopo i tantissimi colpi di scena delle ultime settimane, la Fifa sgancia una bomba che ci piace molto: basta sessismo e basta riprese delle tifose sexy in televisione. Donne e pallone è un binomio che esiste dalla notte dei tempi, le inquadrature delle tifose molto sexy, con abiti succinti e sguardi ammiccanti hanno sempre fatto parte del pacchetto calcio, soprattutto durante i Mondiali.

La Fifa ha chiesto alle emittenti televisive e alla troupe televisiva Fifa di ridurre le riprese di tifose attraenti perché hanno un’impronta molto sessista, a raccontarlo è stato il capo del dipartimento per la responsabilità sociale Fifa Federico Addiechi, che ha spiegato che in occasione del mondiale russo i casi di sessismo sono aumentati a dismisura. Riferiscono in particolare di casi di molestie da parte dei tifosi nei confronti di croniste, dall’inizio della competizione sono stati denunciati circa 30 casi da croniste di varie nazionalità. Una delle classiche situazioni sgradevoli è stato l’assalto dei tifosi alle croniste mentre erano in diretta, quindi non sono importunate, ma anche il gesto beffardo di farlo in mondo visione.

La Fifa intende porre fine a questo clima di sessismo che, senza dubbio, è incentivato dalle riprese ad hoc delle telecamere, dalle zoomate sui dettagli anatomici delle tifose, insomma pare proprio che la Fifa voglia dare il buon esempio e proporre immagini meno maschiliste. C’è da dire anche che magari con queste nuove disposizioni incentiveranno le tifose a scoprirsi un po’ meno, sapendo di non essere inquadrate in base ai centimetri di pelle rimasti coperti, magari opteranno per look più easy.

I Mondiali Russia 2018 hanno messo fine all’egemonia della grandi squadre, a partire proprio dall’Italia eliminata in fase di qualificazione e quindi senza neanche passare dal via. Sono state eliminate, molto presto, squadre considerate tra le più forti al mondo, come Spagna, Brasile e il Portogallo di Cristiano Ronaldo.

via | ansa

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ultimo aggiornamento: 13-07-2018