Perché la prova costume ci fa venire l’ansia? In realtà è già la parola “prova costume” a essere decisamente impegnativa, l’idea che mettersi in costume sia una prova o che il nostro costume ci guardi con aria di sfida. Per non parlare del fatto che in costume, sentiamo di essere giudicati per il nostro aspetto. Probabilmente occorre fare un bel respiro e cercare di inquadrare tutto nella giusta prospettiva, ognuno di noi è quel che è, con pregi e difetti più o meno marcati e visibili, ma questo non vuol dire che gli altri sono tutti pronti a giudicarci, ad analizzare le nostre cicce e la nostra cellulite. E chi lo fa, e vive per giudicare gli altri… vi sembra una persona da volere nella vostra vita?

La cosa migliore che potete fare per voi stessi è non partecipare al delirio collettivo della prova costume, mettete il costume e andate al mare, senza sentirvi in competizione con nessuno e messe alla prova sul piano fisico da una schiera di sconosciuti che, probabilmente, stanno solo pensando ai fatti loro. Lasciate perdere le prove, la voglia di apparire perfette e soprattutto non rinunciare al mare per paura di essere giudicate.

Migliorarsi, dimagrire, fare sport, seguire un’alimentazione bilanciata sono tutte cose bellissime ma che dovete fare per voi stesse e non per guadagnare l’approvazione degli altri. Queste cose, fatte solo per apparire, provocano l’effetto contrario e si traducono in stress, ansia e minore autostima, e quando l’autostima viene meno è sempre difficilissimo prendersi cura di sé.

Carlo Galimberti, psicologo sociale della comunicazione presso l’Università Cattolica di Milano, suggerisce di applicare la “Psicologia Positiva” per rimettersi in forma: [quote layout=”big” cite=”Carlo Galimberti]“La psicologia positiva consiste nel considerare i fenomeni della vita psichica in riferimento a 3 dimensioni: edonica (ciò che ci dà piacere), eudemonica (legata agli aspetti valoriali che portano all’autorealizzazione) e sociale (la qualità dell’interazione con gli altri). Per quanto riguarda la prova costume, le attività avviate devono rispondere a questi tre aspetti affinché vengano vissute in modo sano: dobbiamo fare cose che ci piacciono, che non vengano percepite come obblighi e che si sposino con i nostri valori, in questo caso lo stare bene con se stessi e il sentirsi in forma”.[/quote]

Punirsi per non essere perfette non serve a nulla, bisogna in primo luogo volersi bene e prendersi cura di sé, accettarsi e accettare di non essere perfetti, nessuno lo è. E soprattutto ricordiamoci che i difetti non sono solo fisici, quelli forse sono solo più visibili.

Per chi vuole provare a perdere peso e a sentirsi meglio, Maurizio Fiocca, Nutrizionista e docente di Scienze dell’Alimentazione a Milano, consiglia: [quote layout=”big” cite=”Maurizio Fiocca]“Per ritrovare o mantenere la giusta forma fisica l’idratazione risulta fondamentale. Tutti i processi enzimatici, biochimici nel nostro organismo avvengono in presenza di acqua. Una mancanza di acqua porta a una riduzione dell’efficienza delle operazioni metaboliche. Soprattutto per le donne, più esposte a problemi legati alla ritenzione idrica e alla circolazione al livello delle gambe, avere un aumento del consumo di acqua permette un migliore drenaggio e una riduzione dell’effetto buccia d’arancia”.[/quote]

via | ansa
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ultimo aggiornamento: 24-06-2019