Attualità
Carola Rackete, capitana di Sea Watch definita “sbruffoncella” da Salvini
Carola Rackete è la ragazza tedesca di 31 anni, capitana di Sea Watch, che ha sfidato Salvini, ha ignorato l’alt della Guardia costiera e sta mettendo in salvo 42 migranti.
La prima cosa che si insegna ai bambini è ad avere rispetto verso il prossimo, chiunque esso sia. Una regola che molti dei nostri politici non applicano nemmeno nell’ambiente di lavoro. In queste ore c’è una nave con a bordo 42 migranti che si trovano sotto il sole cocente e che non hanno il permesso di sbarcare, per il solito braccio di ferro tra l’Italia e gli altri paesi europei. Carola Rackete, la capitana di Sea Watch 3, una ragazza coraggiosa di 31 anni, ha deciso di ignorare gli ordini dello stato italiano e di mettere in salvo i migranti. Salvini ha definito Carola Rakete una “sbruffoncella“, come se fosse un gioco e si stesse litigando per l’ultima fetta di pizza.
Carola Rackete ha 31 anni, il passaporto tedesco, 5 lingue sul curriculum e una carriera ben avviata, ma sempre orientata ad aiutare il prossimo. In queste ore Carola ha superato l’alt della Guardia di Finanza e sta proseguendo per Lampedusa, dove dovrebbe arrivare intorno alle 20.30. Dopo 15 giorni sulla nave i migranti sono allo stremo delle forze e non sopravvivranno ancora a lungo, capisco le regole e tutto, ma qui c’è in ballo la vita, anzi 42 vite umane che non sono diverse dalle nostre.
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Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini ha dichiarato: [quote layout=”big” cite=”Matteo Salvini]“Per un giochino politico stanno mettendo a rischio i migranti. Useremo ogni mezzo legalmente lecito e necessario per bloccare questo scempio del diritto. L’Italia non può essere punto di approdo per i complici dei trafficanti di esseri umani. L’autorizzazione non la darò mai. Pretendiamo come Italia dignità e rispetto. Questo vale anche per i preti che dicono “ci penso io”, aveva infatti detto il leader della Lega poche ore prima. Occupiamoci degli italiani. Avviso al comandante della Sea Watch, l’Italia non è più disposta ad accogliere i clandestini. Il comandante, il governo olandese, le autorità tedesche e i vertici dell’Unione europea risponderà di questo. Non sbarca nessuno, mi sono rotto le palle. Lo sappia quella sbruffoncella. Il governo olandese non può far finta di nulla: una nave battente bandiera dei Paesi Bassi ha ignorato i divieti e gli altolà. È una provocazione e un atto ostile: avevo già scritto al mio omologo olandese, e ora sono soddisfatto che l’Ambasciatore d’Italia all’Aja stia facendo un passo formale presso il governo dei Paesi Bassi. L’Italia merita rispetto: ci aspettiamo che l’Olanda si faccia carico degli immigrati a bordo”.[/quote]
Carola Rackete ha dichiarato: [quote layout=”big” cite=”Carola Rackete]“Ho deciso di entrare in porto a Lampedusa. So a cosa vado incontro ma i 42 naufraghi a bordo sono allo stremo. Li porto in salvo. Non riporterò i migranti in Libia, né tantomeno in Olanda, vorrebbe dire circumnavigare l’Europa, sarebbe ridicolo. Fosse per me sarei già attraccata a Lampedusa fin dal primo giorno. La mia vita è stata facile, ho potuto frequentare tre università, sono bianca, tedesca, nata in un Paese ricco e con il passaporto giusto. Quando me ne sono resa conto ho sentito un obbligo morale: aiutare chi non aveva le mie stesse opportunità”.[/quote]
Speriamo che queste 42 persone possano trovare un po’ di pace e di aiuto. È assurdo come ci si possa indignare per quello che accade dall’altro lato del mondo (come padre e figlio trovati morti nel Rio Grande mentre cercavano di attraversare il confine) ed essere così superficiali ed egoisti con 42 persone che si trovano in mezzo al mare da 2 settimane in attesa che qualcuno le aiuti.
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