Li conosciamo per le curiose chiocciole blu che un giorno sono spuntate sul Duomo di Milano o ancora per l’invasione di rane giganti sui Navigli durante le giornate frenetiche del Salone del Mobile. Ora il Cracking art group ha preso di mira le terre del Barolo, conquistando tutti con una vera e propria deriva di animali giganteshi. Più di trecento animali selvaggi si sono installati nella capitale del vino piemontese sorprendendo più di un inconsapevole turista.

Lupi, suricati, rane e chiocciole. Grandi e piccoli, colorati, silenziosi, autorevoli e divertenti. Animali che normalmente si nascondono all’occhio dell’uomo, troppo rumoroso e padrone del giorno, che li costringe ai margini del paese e della notte
. Sono sbarcati sulle colline famose in tutto il mondo per la produzione vitivinicola, trasportati da un tir, sbucati dal nulla per portare un po’ di sano scompiglio artistico. Un’installazione en plein air dalle dimensioni vastissime. Gli animali della Cracking Art li troviamo sui balconi delle case, a random tra strade e i vicoli, illuminandosi di luci magiche la notte.

Cracking art alla conquista del Barolo


Cracking art alla conquista del Barolo
Cracking art alla conquista del Barolo
Cracking art alla conquista del Barolo

Si tratta di un live happening organizzato da Cracking Art e Alfa Romeo a cui tutti i presenti sono stati invitati a partecipare insieme agli artisti. Un’iniziativa unica nel suo genere resa possibile grazie alla patnership del gruppo di creativi del Cracking Art con la nota casa automobilistica, che patrocinerà il festival Collisioni -in scena dal 5 al 9 luglio nelle terre del Barolo- con l’installazione Quante rane entrano in una Alfa Romeo MiTo? , rivisitazione moderna del famoso indovinello popolare sugli elefanti e la Cinquecento.

Le grandi chiocciole com’è tradizione del festival individueranno i colori delle diverse piazze di Collisioni. Inoltre lo spettatore potrà immergersi nell’installazione, facendosi ispirare dalle frasi di alcuni celebri scrittori e filosofi del presente e del passato che hanno ragionato sugli animali e la natura.

Da Romolo e Remo a Mowgli, il ragazzo della giungla, passando per il “Buon selvaggio” di Rousseau, Zanna Bianca di Jack London, il Vecchio che leggeva romanzi d’amore di Sepùlveda, le creature selvagge animano le pagine della letteratura e del mito, colto e popolare. La fauna in plastica rigenerabile del gruppo Cracking Art, coloratissime statue oramai note in tutto il paese per le numerose apparizioni pubbliche, accompagnerà tutta l’edizione di Collisioni dal 5 al 9 luglio, interagendo con il pubblico.

L’organizzazione del festival ha infatti invitato Cracking Art a rappresentare con le sue icone di favole contemporanee il tema scelto per l’edizione di quest’anno: “Creature selvagge”.

Anche gli artisti – è questo il senso della partecipazione di Cracking Art a Barolo ‐ sono come enfants sauvages, come bambini allevati dai lupi, come creature che vivono in una dimensione precedente alla civilizzazione e alle convenzioni sociali, sono come elementi naturali allo stato primordiale non ancora trasformati dall’artificiale, quello che succede ai materiali fluidi del sottosuolo prima del cracking catalitico che genera la plastica.

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 03-07-2013