Circa dieci opere per ogni autore, questa la triplice pista della mostra che porta allo Spazio Ostrakon di Milano, i tre “incisori impuri” Vladimiro Elvieri, Arianna Taglaibue, Maria Chiara Toni. Alcune ragioni di quest’incontro di sentieri emergono ne “La purezza come antagonismo e narrazione”, nelle frasi finali del testo critico di Patrizia Foglia che accompagna la commistione estetica sulla quale si costruisce l’esposizione:

Tre incisori diversi, Toni, Tagliabue, Elvieri, diversi per generazione, per ricerca, per linguaggio, per impegno; tre percorsi su destini paralleli, tre modi di cercare nella purezza della propria coscienza la “trasgressione” che permette di essere sempre fedeli a se stessi: in ogni loro opera troviamo richiami al passato e semi di futuro.

Elvieri-Tagliabue-Toni | tre incisori impuri | Spazio Ostrakon di Milano, A. Tagliabue, Lost

Due donne e un uomo, fotografa e designer la Tagliabue (classe 1977), pittrice e arredatrice la Toni, stampatore e curatore originario della provincia di Vicenza l’Elvieri, entrambi nati nel 1950, tre declinazioni contemporanee dell’incisione che sarà possibile leggere attraverso i solchi pluri-materici dei lavori fino al 26 ottobre 2013. Scavi che spaziano dalla rotella alla perforazione su Forex, con due matrici sovrapposte, tagliate e affiancate, e raggiungono il plexiglass e la puntasecca costruendo sentieri unici attraverso il gioco sottile tra la superficie e il rilievo che non disdegna gli strumenti della stampa digitale.

Elvieri-Tagliabue-Toni | tre incisori impuri | Spazio Ostrakon di Milano, V. Elvieri, Godimento

Via | spazioostrakon.it

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ultimo aggiornamento: 06-10-2013