La mostra in corso alla Gam di Torino su Renoir (fino al 23 Febbraio) ha innescato una “reazione culturale” a catena che ha coinvolto non solo il Museo d’Arte Contemporanea di Torino, ma anche il Museo Nazionale del Cinema, luogo sacro per gli appassionati di cinematografia. La collaborazione tra le due istituzioni culturali e con l’Alliance Française di Torino ha dato vita all’Evento Speciale del 22 gennaio 2014 che prevede l’incontro con il regista Gilles Bourdos, presso il Cinema Massimo (in via Verdi 18 a pochi passi dalla Mole). Alle ore 20.30, nella Sala Tre il regista francese presenta al pubblico l’ormai famoso lungometraggio “Renoir”. Sarà accompagnato da Alberto Barbera, direttore del Museo del Cinema e Maurizio Braccialarghe, Assessore alla Cultura.

L’incontro con Bourdos sarà l’occasione per capire i retroscena personali e professionali della nascita del lungometraggio Renoir, nato usando artefatti della storia, vecchi diari e documenti di famiglia che culminano nel primo incontro con Renoir. Un avvicinamento con il mondo dell’arte iniziato fin dall’infanzia:

In realtà si tratta di qualcosa con cui ho avuto familiarità con sin da quando ero molto giovane. Mio padre era un pittore, e mia madre era una modella di artisti. Mi sono molto abituato a vedere come i modelli sarebbero venuti, come avrebbero posa, e quale il rapporto era tra un pittore e la sua modella. C’è una sorta di fusione che avviene tra i due. Nel film c’è la comprensione del rapporto tra un artista e una modella.

L’evento fa parte della retrospettiva promossa dal Museo Nazionale del Cinema L’inquietudine del reale. Omaggio a Jean Renoir, figlio del pittore impressionista, dal 7 al 31 gennaio 2014. I film in programma al Cinema Massimo che sono stati proiettati hanno omaggiato la carriera del regista, morto nel 1979 con capolavori come L’angelo del male,Toni, Il delitto del signor Lange di Jean Renoir e che ripercorre tutte le fasi del suo lavoro da regista dal cinema dai primi film muti realisti, fino a quelli hollywoodiani e infine europei degli anni ’50. Seguiranno da sabato 18 Gennaio altri film come Il diario di una cameriera, Questa terra è mia, il Fiume, La carrozza d’oro. Tra gli assenti della retrospettiva, invece, La grande illusione che sarà, però, programmato a marzo nell’ambito di Il Cinema Ritrovato al Cinema, in versione restaurata.

Raggiungere il Museo è semplice: sia i tram 13 e 15 che gli autobus sono numerosi: la fermata è Rossini, in via Po.L’ingresso per l’incontro con il regista è di 6,00/4,00/3,00 euro

Foto| Zimbio.com e Museo Nazionale del Cinema

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ultimo aggiornamento: 19-01-2014