Gli operai dell’Opera di Santa Maria del Fiore a Firenze hanno eseguito le operazioni di smontaggio della vetrata istoriata, raffigurante l’Annunciazione su cartone di Lorenzo Ghiberti, del rosone centrale sulla facciata della Cattedrale.

Il tutto è stato possibile con l’aiuto di una gru posizionata di fronte alla facciata del Duomo che li ha trasportati su un cestello fino allo spazio esterno esistente tra la vetrata e il rosone di marmo (50cm), a picco sul vuoto.

L’intervento, che fa parte di un progetto di restauro iniziato negli anni Sessanta, sarà effettuato su tutte le vetrate del Duomo dal laboratorio fiorentino Studio Polloni G. & C., e dovrebbe concludersi nell’estate 2015. Lo studio ha già restaurato 33 delle 44 vetrate esistenti.

Il problema principale di questa e delle altre vetrata del Duomo è il fenomeno di polverizzazione del vetro, dovuto a cause di origine chimica e biologica. Prima fra tutte l’umidità della condensa, che produce le cosiddette “croste di disfacimento del vetro”. Il vetro insomma continua ad assottigliarsi, con il rischio di scomparire, oltre a creare un forte effetto oscurante.

La vetrata del Ghiberti

La vetrata del rosone principale della facciata del Duomo di Firenze, del diametro di oltre 5 metri, è tra quelle che costituiscono il grandioso ciclo di 44 vetrate (45 in origine) della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, realizzate dal 1394 al 1444.

Il ciclo di vetrate della Cattedrale di Firenze è tra i più importanti al mondo per l’unicità cronologica, per la grande percentuale di vetri originali e per gli artisti che eseguirono i disegni preparatori tra cui Agnolo Gaddi, Donatello, Paolo Uccello, Andrea del Castagno e in modo particolare Lorenzo Ghiberti, il cui nome è legato a 36 delle attuali 44 vetrate.

Il rosone, secondo quanto riportato dai documenti, era pronto nel 1404 e nel 1405 la vetrata era già al suo posto.

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ultimo aggiornamento: 04-03-2014