La Chiesa tedesca apre alla pillola del giorno dopo, proponendone la somministrazione a tutte quelle donne che hanno subito una violenza sessuale. E’ l’arcivescovo di Colonia, il cardinale Joachim Meisner, a parlare di questo delicato argomento, suggerendo alle cliniche cattoliche di prescrivere questo farmaco in caso di stupro, per impedire la fecondazione (diverso invece il caso di aborto, definito comunque non accettabile).

Il cardinale, arcivescovo di Colonia, apre alla possibilità nei nosocomi di stampo cattolico di prescrivere questo farmaco, la famosa pillola del giorno dopo, chiedendo però ai medici di argomentare e spiegare in maniera esaustiva alle donne che si rivolgeranno loro la posizione della Chiesa Cattolica su questa delicata tematica. Una scelta che farà sicuramente discutere in ambito ecclesiastico e non solo!

L’arcivescovo è intervenuto durante un dibattito molto acceso che ha tenuto banco in Germania e che ha riguardato una giovane donna, vittima di uno strupro, che ha chiesto in due cliniche cattoliche di poter ricevere questo farmaco contraccettivo, da assumere entro 24 ore dal rapporto sessuale. Le due cliniche si sono rifiutate.

L’alto prelato, allora, è intervenuto in merito, dando la possibilità alle strutture cattoliche di usare la pillola del giorno dopo, ma solo in caso di donne che hanno subito violenza. Una vera e propria rivoluzione nel mondo cattolico: Meisner ha poi aggiunto che è da definirsi sostenibile l’impiego con l’intenzione di impedire la fecondazione, mentre non è accettabile l’utilizzo per impedire che un ovulo già fecondato si annidi all’interno dell’utero.

Meisner ha poi aggiunto che le cliniche cattoliche possono spiegare tutti i metodi per prevenire la gravidanza, anche se non sostenuti dalla Chiesa, argomentando però, senza alcuna pressione, anche la posizione cattolica.

Via | Grr Rai

Foto | Getty Images

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 04-02-2013