L’aritmia cardiaca è un’alterazione del battito cardiaco, che può essere caratterizzato da un aumento di battiti, la tachicardia (più di 100 battiti al minuto), o da una diminuzione, la bradicardia (meno di 60 battiti al minuto). Alcune forme sono considerate fisiologiche, soprattutto durante la crescita, mentre alcune più gravi possono essere molto pericolose per la salute. Ricordiamo che un adulto a riposo dovrebbe avere tra i 60 e i 70 battiti al minuto.

Per quale motivo si può manifestare quest’alterazione? Come abbiamo detto può fisiologico, oppure genetico. Ci sono persone che nascono con un ritmo irregolare. Influenza il lavoro del cuore, anche, l’utilizzo di droghe, alcol, caffeina o farmaci, così come la dieta. Un’alimentazione ipocalorica può portare a un abbassamento della pressione e influenzare il battito.

Esistono poi alcune malattie che agiscono proprio sull’aritmia, una di queste l’infarto, seguito dalla dilatazione del cuore o da un malfunzionamento della tiroide. Quali sono i sintomi? Ovviamente sono diversi a seconda del tipo di disturbo, potreste però avvertire palpitazioni, tremolio, pulsazioni, avere la sensazione che il cuore si sia fermato o sentire forti dolori. C’è chi avverte debolezza, giramenti di testa e difficoltà respiratorie.

Le cure sono strettamente legate alla gravità. Alcune forme non vanno curate, semmai è necessario regolarizzare la propria vita, mangiando meglio, evitando lo stress e facendo un po’ di moto. È bene controllare la pressione.

Via | Farmaco e Cura
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ultimo aggiornamento: 06-02-2013