La famiglia deve lavorare insieme per conservare la salute dei membri. In che modo? Ovviamente salvaguardando quella che viene chiamata educazione alimentare. Sembra una parola così semplice e facile, soprattutto per noi italiani che amiamo e seguiamo la dieta mediterranea, eppure quando si parla di alimentazione si fa molta fatica ad avere chiari quelli che sono i concetti base.

L’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) ha elaborato le linee guida per una sana e corretta alimentazione. La prima indicazione è fare sport: per controllare le calorie, è necessario considerare lo stile di vita e cercare di non mangiare mai più di quanto non si bruci. I bambini devono fare ginnastica, fondamentale anche per stimolare il corretto sviluppo del corpo.

La seconda regola è consumare più cereali, legumi, ortaggi e frutta. Sono alla base della nostra dieta e purtroppo sono cibi che i bambini faticano a mangiare. Educazione vuol dire insegnare, fin da piccolissimi, l’abitudine a questi sapori. Poi, ricordare di ingerire una quantità limitata di grassi. I grassi apportano una grande quantità di energia e sono molto utili per l’assorbimento delle vitamine liposolubili (A,D,E,K) ma un eccessivo consumo rappresenta un fattore di rischio.

E lo zucchero? Non va eliminato, ma è meglio non esagerare, soprattutto moderando il consumo di alimenti e bevande dolci. Infine, bere molta acqua in abbondanza. Le diete consigliano 1 litro e mezzo al giorno. Anche i bambini hanno bisogno di consumare tanta acqua, indispensabile per la regolazione della temperatura corporea e per eliminare le scorie. Aggiungiamo una sesta regola: le proteine sono importanti, ma con moderazione. Sì a pesce e a carne bianca, tre volte la settimana, no è un accesso di carne rossa.

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ultimo aggiornamento: 11-02-2013