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Il Flash mob One Billion Rising stasera conquisterà anche il Festival di Sanremo. Sul palco dell’Ariston infatti Luciana Littizzetto e altre 200 donne balleranno contro la violenza sulle donne.

Aumenta a vista d’occhio il numero delle associazioni femminili e contro la violenza di genere che stanno dando la propria adesione a One Billion Rising, il flash mob di cui Pinkblog aveva parlato il 6 febbraio scorso. E oggi, 14 febbraio, giorno di San Valentino, nelle piazze di tutto il mondo, gruppi di persone, sessualmente eterogenei, esprimeranno a passo di danza il loro NO convinto alla violenza contro le donne.

Madrina e portavoce dell’evento è Eve Ensler, drammaturga e sceneggiatrice statunitense, autrice dei famosi “Monologhi della Vagina”, opera teatrale del 1996 tradotta in 35 lingue e dalla cui fortunata intuizione nacque il V-Day, movimento globale che si batte contro la violenza sulle donne. Per la Ensler, scrittrice dalla penna sensibile, il tema degli stupri è un tema caro, in quanto lei stessa è stata abusata dal padre in giovane età. Questo dramma ha fatto si che in lei maturasse l’esigenza di fare qualcosa per fermare uno scempio che ad oggi coinvolge 1 donna su 3. Un dato agghiacciante.

Il messaggio di Eve (lo vedete in video) è carico di speranza, di rabbia positiva e anche di riconoscenza. One Billion Rising, che ha il scosso in modo virale la rete, ha dimostrato come non esista landa sperduta dove non sia sentito il problema della violenza contro le donne. Ballare contro la paura, contro le intimidazioni, contro le ingiustizie, ballare per liberarsi dal peso dell’indifferenza. Questo il pensiero alla base di One Billion Rising, un progetto che, a detta della sua creatrice, non finirà il 14 febbraio.

La Ensler, infatti, lascia intendere come il movimento sia dotato di una forza in grado di cambiare il mondo e far diventare di diritto la violenza contro le donne, un punto importante delle agende politiche. Lei la definisce “a new era“, una nuova era, in cui la società patriarcale cede il passo ad una più equa, in cui i torti subiti da una donna, non vengono “depenalizzati” sol perché a usarle violenza è stato il proprio marito o il proprio compagno geloso.

In Italia tra le piazze che aderiscono ufficialmente all’evento e in cui si riverseranno i manifestanti danzanti ricordiamo quelle di Milano, Roma, Bologna, Firenze e Napoli. Ma sulla pagina ufficiale italiana si possono trovare tutti i luoghi e gli orari per poter prendere parte attiva all’iniziativa. Sul web è possibile anche imparare i passi della coreografia di Debbie Allen, per unirsi al gruppo di manifestanti e puntare tutti insieme il dito al cielo per dire “si, io ci sono”. E voi ci sarete?

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ultimo aggiornamento: 14-02-2013