Se fosse stata vera sarebbe stata una bellissima storia: Banksy, il famoso street artist ancora senza nome, incontra su un treno un ragazzino di 14 anni. Ben Azarya, originario del Cumbria, lo aiuta a raccogliere le bombolette spray e alcuni disegni che gli erano caduti da una sacca, e quasi per ringraziarlo della gentilezza l’avventore misterioso ne prende uno, lo firma con alcuni “caratteri strani”, e gli dice:

“Sai chi è Robin Banks?”

Sul foglio è raffigurata la famosa opera del ‘black block’ che lancia un mazzo di fiori, e Robin Banks è solo uno dei tanti nomi con cui l’artista è stato associato – senza successo – negli anni.

Il ragazzo in origine non sapeva chi fosse Robin Banks nè tantomeno lo stesso Banksy, e dopo averlo scoperto avrà sicuramente sperato per qualche tempo di aver davvero incrociato il grande artista (descritto biondo, con gli occhi azzurri e sulla quarantina), che gli aveva anche detto:

“Questo (il disegno autografato ndr) avrà un valore di circa 20mila sterline – abbi una buona vita”

Finchè, pronta, non è arrivata la smentita da parte di un portavoce dell’interessato:

“Non ha niente a che fare con lui. Lui non ne sa nulla”

Un vero peccato. Eppure nel 2013 Banksy mise in vendita su un’anonima bancarella di Central Park alcune sue opere, a 60 dollari l’una. A fine giornata ne raccolse solo qualche centinaio, ma i fortunati acquirenti si ritrovarono in mano opere per un valore complessivo stimato intorno ai 200mila dollari.

Per cui perchè dubitare di un fortuito (e fortunato) incontro su un anonimo treno inglese?

Via | Daily Mail

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ultimo aggiornamento: 10-01-2015