Tra i grandi pittori protagonisti del Novecento Giorgio Morandi, che nella sua lunga carriera fu anche incisore, rimase profondamente legato alla sua città, Bologna. Qui nacque infatti nel 1890 e qui studiò all’Accademia di Belle Arti nel 1913, dove conobbe Osvaldo Licini, Severo Pozzati, Giacomo Vespignani e Mario Bacchelli. Con questi artisti espose nel 1914 all’Hotel Baglioni e dal 1928 partecipò ad alcune edizioni della Biennale di Venezia, alle Quadriennali di Roma, continuando comunque ad esporre in diverse città italiane ed estere.

Dal 1930 al 1956 insegnò Tecniche dell’Incisione all’Accademia di Belle Arti, e proprio in questi anni Morandi realizzò la maggior parte delle sue acqueforti. Nel 1948 ricevette il Primo Premio per la Pittura alla Biennale di Venezia, mentre nel 1953 e nel 1957 ottenne due primi premi alle Biennali di San Paolo del Brasile, per l’incisione e per la pittura. Nel 1962 ottenne il Premio Rubens conferitogli dalla città di Siegen, e morì nel capoluogo emiliano nel 1964.

Una particolarità di Giorgio Morandi è che nel corso della sua attività non si allontanò quasi mai da Bologna e dal borgo di Grizzana dove si recava ogni estate, ma ottenne comunque grande fama in tutto il mondo.

Fin dagli esordi l’artista, che aveva avuto come riferimento durante la sua formazione artisti come Giotto, Piero della Francesca e Cézanne, scelse come soggetto delle sue opere paesaggi e nature morte (come in Paesaggio del 1911 e nelle diverse nature morte del 1918, 1919, 1953 e 1963), in particolare bottiglie, fiori, vasi e ciotole. Tutti i soggetti venivano ritratti utilizzando pochi colori e, solo in fase più avanzata, Morandi si dedicò all’acquerello.

Foto | Pagina Facebook MAMbo di Bologna

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ultimo aggiornamento: 21-01-2015