Non bastavano i saccheggi – proprio stamattina c’è stato il blitz dei carabinieri che ha portato al sequestro di reperti archeologici provenienti dai siti archeologici della Campania –  a complicare la situazione di Pompei ci si è messo anche il maltempo.

Tanto tuonò che piovve, tanto piovve che crollò. Ancora una volta a rimetterci è l’arte e la cultura e la bellezza degli scavi di Pompei, dove stamattina c’è stato uno smottamento di terreno che ha interessato parte del giardino della Casa di Severus. Il cedimento ha interessato anche una piccola parte del muro di contenimento del giardino, sovrapposto al banco lavico del costone.

 

L’area non era già da tempo accessibile al pubblico per via dei crolli precedenti: la zona infatti fa parte del programma di messa in sicurezza della Regio VIII previsto dal Grande Progetto Pompei. Sul posto sono intervenuti i funzionari e i tecnici della Soprintendenza per le verifiche e per programmare interventi di ripristino della zona. “Tutti i fronti di scavo dell’area archeologica – ha dichiarato la Soprintendenza – sono oggetto di particolare attenzione da parte della Soprintendenza che sta avviando una convenzione con i vigili del fuoco proprio per intervenire su aree impervie e a rischio come quella dove è avvenuto lo smottamento”.

Si tratta di due milioni di euro, messi a diposizione nel 2014 dal Mibact, per effettuare gli interventi di “somma urgenza” nelle aree interessate i cedimenti, per ripristinare le murature collassate e intervenire su quelle ad immediato pericolo.
Eppure continua a crollare: che oltre il maltempo non sarà anche colpa dell’indifferenza?

Pompei Archaeological Site

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ultimo aggiornamento: 04-02-2015