Quando si parla di cancro al seno l’arma migliore che abbiamo per sconfiggerlo è la prevenzione, a partire dagli esami di screening come la mammografia. Si tratta di un esame radiologico che non comporta nessun disagio e dolore e che può rivelarsi molto utile per scoprire una neoplasia in fase iniziale, ovvero quando sia più semplice curarla o rimuoverla chirurgicamente.

Purtroppo il tumore al seno è ancora uno dei grandi “big killer” delle donne, ma la buona notizia è che rispetto al passato le percentuali di guarigione completa sono aumentate moltissimo, così come la qualità di vita di chi ne sia colpita. Merito di terapie sempre più mirate e personalizzate, ma anche, soprattutto, della diffusione della diagnosi precoce. A tal proposito, qual è il momento giusto per affrontare la prima mammografia?

Secondo le indicazioni degli oncologi americani dell’American Cancer Society sottoporsi ad un esame mammografico diventa imperativo dai 40 anni in avanti una volta all’anno, perché è il momento della vita in cui cominciano ad aumentare le probabilità di sviluppare questo tipo di tumore, probabilità che raggiungono però il massimo (percentualmente parlando) durante e dopo la menopausa. Senza allarmismi, quindi, è bene però che le 40enni comincino a prendere accordi per farsi prescrivere una mammografia quanto prima dal proprio medico o dal ginecologo.

Questo esame di screening è stato ultimamente messo sotto accusa per la sua non assoluta precisione. Infatti se la mammografia consente di individuare una neoformazione “sospetta” anche di piccolissime dimensioni, non è però in grado di indicarne l’origine maligna o benigna, motivo per cui tante donne hanno finito per doversi sottoporre ad interventi di asportazione di noduli o a biopsie totalmente inutili. Tanti “falsi allarmi”, però non devono farci scordare le tante vite salvate quando l'”intruso” evidenziato dall’esame mammografico era proprio un cancro alla mammella in fase iniziale! Semmai, la cosa migliore può essere quella di non limitarsi alla mammografia una volta che si sia deciso di sottoporsi ad un controllo accurato, ma di richiedere anche un esame ecografico e uno senologico con palpazione manuale.

Insomma, meglio un eccesso di prudenza, quando si tratta di salute. Come procedere per sottoporsi alla mammografia? Dopo i 40 anni sarà sufficiente chiedere al proprio medico di base di redigere una prescrizione completa – mammografia, ecografia ed esame senologico – da prenotarsi presso la propria Asl pagando il ticket riferito alla propria fascia di reddito, e sperando che i tempi non si allunghino eccessivamente. Buona idea può anche essere quella di rivolgersi al consultorio più vicino o al centro Lilt (Lega italiana per la Lotta contro i tumori) di zona, dove vi forniranno tutte le indicazioni del caso. Naturalmente una mammografia si può fare anche privatamente, ma i costi sono piuttosto elevati. In ogni caso, mai trascurarsi!

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ultimo aggiornamento: 09-03-2013