Il botulino, prima di essere una “magica” sostanza usata in medicina estetica per spianare le rughe del volto, è una tossina estremamente pericolosa per la nostra salute. Recenti casi di avvelenamento, purtroppo con esito letale, stanno riportando all’attenzione di tutti noi quanto sia importante prestare la dovuta attenzione alle modalità di conservazione dei cibi che portiamo in tavola. Un’infezione, un’intossicazione alimentare, infatti, sono sempre in agguato e talvolta a procurarceli è solo la nostra imprudenza.

La tossina botulinica, infatti, si forma in quegli alimenti mal conservati e soprattutto preparati artigianalmente in casa – come le marmellate, le passate di pomodoro, i sottolio e i sottaceto – non adeguatamente sterilizzati. La chiusura ermetica di barattoli e lattine contenenti cibi crudi o cotti da conservare, infatti, è fondamentale per non creare le condizioni che consentano al batterio del botulino di proliferare.

Ma non solo le conserve, le marmellate e i cetriolini sottaceto fatti in casa possono nascondere insidie, ecco in quali altri alimenti può annidarsi la tossina botulinica:

  • Insaccati preparati artigianalmente
  • I pesci
  • Le carni
  • Verdure e ortaggi in scatola o sottolio
  • Gli alimenti crudi o cotti a temperature troppo basse
  • Lo scatolame e i prodotti industriali freschi conservati male

Ovviamente non bisogna allarmarsi oltre misura, perché riconoscere i cibi “a rischio” si può. Ad esempio, ogni volta che troviamo una barattolo o una lattina ancora sigillata che, però presenti delle bolle o delle deformazioni sospette (ad esempio visibili sotto il coperchio), gettiamoli subito via, perché potrebbe esserci stata una proliferazione di germi testimoniata dalla formazione di gas. Quando, poi, i cibi freschi, come le carni, i formaggi o il pesce, presentino un aspetto o un odore sgradevoli, sappiano di “acido”, di marcio, o il loro colore appaia alterato, non pensiamoci due volte a eliminarli. Come, infine, riconoscere i sintomi del botulismo, un avvelenamento alimentare gravissimo e potenzialmente letale? Il tempo di incubazione del batterio nel nostro corpo varia da 1 a 6 giorni, quindi i sintomi possono manifestarsi sia a distanza di poche ore dall’ingestione del cibo contaminato, che qualche giorno dopo. Essi sono, progressivamente:

  • Astenia
  • Vertigini
  • Nausea e vomito
  • Visione doppia
  • Formicolio alle mani
  • Rigidità e difficoltà a compiere movimenti normali
  • Paralisi dei muscoli del viso che poi scende al collo e al tronco e può portare a blocco del cuore e della respirazione con esito mortale

Davanti ad una sintomatologia siffatta, è chiaro che agire tempestivamente significa salvare la vita di chi sia colpito da botulismo. Per questo, ogni malessere associato a nausea e vomito che sia conseguente ad un pasto “sospetto” deve spingere subito ad un intervento immediato, quindi recarsi al pronto soccorso è d’obbligo. Prima di arrivare a questo, però, ricordiamoci sempre di controllare scrupolosamente il cibo che consumiamo, quando facciamo la spesa al supermercato acquistiamo solo confezioni perfettamente integre e stiamo molto attenti a sterilizzare e conservare perfettamente le provviste che prepariamo in casa.

Foto| di George Hodan per Publicdomainpictures

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ultimo aggiornamento: 27-03-2013