Cos’è l’acido pantotenico? Nulla di “segreto”, ma semplicemente una vitamina del gruppo B, nello specifico la B5, che il nostro corpo assimila attraverso il cibo. In effetti si tratta di una molecola presente in tantissimi alimenti di consumo abituale, sia di origine animale che vegetale.

In caso, però, di carenza dietetica o di esigenze particolari, l’acido pantotenico si può assumere anche attraverso degli integratori alimentari. Vediamo, nello specifico, a cosa serve la vitamina B5, in quali cibi si trova e per quali disturbi è particolarmente indicata.

Cominciamo con un po’ di informazioni generali. L’acido pantotenico (o pantotenato di calcio) fu isolato per la prima volta nel 1933 come fattore di crescita dei lieviti dal dottor R.J. William, e inserito all’interno delle vitamine del gruppo B, proprio come come l’acido folico o vitamina B9. A cosa serve questa molecola idrosolubile? Le sue funzioni sono tante, tra le altre protegge la nostra pelle dall’invecchiamento (un po’ come la vitamina E) e facilita il processo di cicatrizzazione in caso di ferite, è essenziale nel metabolismo delle principali sostanza nutritive, regola il buon funzionamento delle ghiandole surrenali e infine aiuta a mantenere sotto al livello di guardia il colesterolo nel sangue. Vediamo gli alimenti più ricchi di vitamina B5:

  • Frutta
  • Verdura (soprattutto a foglia verde e crucifere, ma anche pomodori)
  • Latte e derivati
  • Uova
  • Pesce, soprattutto crostacei
  • Legumi (piselli, soia, fagioli)
  • Funghi
  • Carne e interiora
  • Lievito di birra
  • Patate dolci

Rimanere “a secco” di acido pantotenico è difficile, proprio per la sua grande disponibilità in quasi tutti gli alimenti di consumo comune, tuttavia può accadere quando si è fisicamente debilitati, ad esempio a seguito di una malattia, o di una cura antibiotica. I sintomi sono abbastanza vari, si va dai crampi muscolari all’ipoglicemia (abbassamento del livello degli zuccheri nel sangue), dalle dermatiti all’anemia, fino all’insonnia. Inoltre, quando tutte le piccole ferite e le abrasioni cutanee tardano a rimarginarsi, soffriamo di forti cefalee e siamo irritabili, forse un’integrazione di vitamina B5 potrebbe aiutarci a stare meglio. Possiamo scegliere l’acido pantotenico da solo, oppure assumere un prodotto multivitaminico in cui sia presente anche la vitamina B5. In particolare questi integratori sono indicati per:

  • Sportivi o persone che sostengono allenamenti intensivi (perché migliora la condizione muscolare e riduce l’accumulo di acido lattico)
  • Donne in gravidanza o allattamento
  • Pazienti che abbiano subito un intervento chirurgico
  • Alcolisti
  • Chi soffre di tunnel carpale
  • Chi soffre di dermatite, eczemi, psoriasi o acne (malattie infiammatorie della pelle)

L’acido pantotenico è idrosolubile, di conseguenza difficilmente si può accumulare nell’organismo creando scompensi, tuttavia, nel caso degli integratori, è sempre meglio assumerli dietro controllo medico.

Foto| di Petr Kratovchil per Publicdomainpictures

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ultimo aggiornamento: 10-04-2013