Avrebbe dovuto incarnare quell’age d’or promessa dal titolo, eppure l’esposizione di Adel Abdessemed al MATHAF, Arab Museum of Modern Art di Doha, in Qatar, fino al 5 gennaio 2014, più che applausi sembra provocare fischi e polemiche. Perché a piovere sulle sue opere, esposte con la curatela di Pier Luigi Tazzi, sono i dissensi legati ad una presunta accusa di idolatria, provocati in particolare dalla scultura “Julie”, che riproduce le fattezze della moglie del contestato artista francese già autore di un’altra “pietra dello scandalo” che torna in campo, la rappresentazione monumentale della testata di Zidane a Materazzi che già quest’inverno aveva fatto arrabbiare molti francesi ancora piuttosto sensibili riguardo ad uno dei simboli nazionali e non contenti dell’opera che accoglieva i visitatori sulla piazza antistante il Centre Pompidou di Parigi.
Al centro dei fuochi una figura femminile innalzata in cima ad un’imponente roccia calcarea, considerata secondo alcune opinioni locali ed esattamente come il colpo di testa già citato, “un’invito all’idolatia”, entrambi lavori che non piacciono assolutamente ai cittadini del Qatar, che avrebbero richiesto il ritiro del duo Materazzi-Zidane dalla Corniche, passeggiata simbolo dell’Emirato anche in base al divieto della rappresentazione plastica di animali ed esseri umani collegato a precetti religiosi.
Ma l’artista non ci sta, si scaglia contro il rifiuto cieco di un ristretto manipolo di fanatici, insiste precisando di aver concepito l’esposizione con la sua consueta libertà, grazie al sostegno della sceicca Al-Mayassa bint Hamad Al-Thani e denuncia un particolare accanimento legato proprio alle sue origini:

Poiché sono nato in Algeria, terra ufficialmente mussulmana, mi considerano ateo e traditore. Le critiche nei miei confronti sono sempre più dure, più personali, più radicali.

In fondo è lo stesso Abdessemed, che dubita che la mostra resista fino al termine previsto in origine, a sostenere che:

Art is a fire that cannot be put out…

Foto by KARIM JAAFAR/AFP/Getty Images. Tutti i diritti riservati.

Via | lefigaro.fr

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ultimo aggiornamento: 03-11-2013