Il Pac, Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, in occasione della 10a Giornata del Contemporaneo di sabato 11 ottobre , indetta per tutti i musei contemporanei d’Italia, ha inaugurato Glitch, la mostra sull’ Art Cinema, nata nel XXI secolo, di pari passo alle evoluzioni dei mezzi di comunicazione legati alla cultura dell’immagine. Sostenuta dal Comune di Milano, la mostra è la più grande retrospettiva sul binomio arte/cinema, che fino al 6 gennaio 2015 “interferirà” con i modi più usuali di avvicinarsi ai due ambiti.

Glitch , parola in uso per sistemi audio e video e dal suono quasi onomatopeico, racchiude in sè uno dei processi, a mio parere, più affascinante del contemporaneo, dominato da visioni trasversali in-disciplinate: l’interferenza; andare oltre la disciplina della “sola arte” o del “solo cinema”, avendo come pretesto quell’interruzione che sospende la trasmissione e confonde ogni confine prestabilito.

I 50 artisti in mostra sono stati chiamati a sviluppare un proprio linguaggio già sperimentale e basato sull’uso dei diversi linguaggi delle arti visive, partendo da questa distorsione per intrufolarsi nel cinema con i codici dell’arte. Partendo dal concetto di narrazione e storytelling, gli artisti hanno realizzato 64 film, installazioni da pendant ai film e proiezioni performative per invadere lo spazio reale e approfondire i processi delle immagini in movimento. Film, proiezioni e performaces, saranno suddivise su tre livelli come quelli di un contemporaneo multisala.

Ecco ora una mostra che ci introduce in un mondo immaginario situato all’esatta intersezione tra tecnologia e arte, grazie al linguaggio più attuale in assoluto: quello dell’immagine in movimento.

Così afferma l’assessore alla cultura Filippo Del Corno, sottolineando la capacità dell’arte di appropriarsi quasi per istinto di procedimenti in passato ad uso esclusivo del cinema. La tecnica della storytelling cinematografica, la capacità di raccontare con le immagini dal 2000 in poi, con la diffusione della tecnologia a basso costo, di internet e dei cellulari di ultima generazione, è stata messa in discussione. La conseguenza sull’arte è la contaminazioni degli ambiti e una riprogrammazione che ha avuto effetti anche sul modo di fare cinema.

Il percorso della mostra è una visione in anteprima della realtà, raccontata attraverso i personali metodi narrativi degli artisti, in cui potremmo riconoscere i generi del cinema, dal triller, al pulp, al realismo; gli artisti narrano mettendo ordine (forse in modo inconsapevole) le realtà sociali, politiche ed antropologiche che ci interessano, trasformando se stessi e noi visitatori in attori e spettatori scomodi.

Leggere la realtà attraverso il cinema o l’arte viene a coincidere in Glitch, perche entrambe le Arti, utilizzano un linguaggio espressivo che decodifica i mezzi della comunicazione: la parola, i simboli, e persino la macchina da presa. Gli artisti si trovano al Pac per riscrivere originali film attraverso i linguaggi più ribelli dell’arte. L’occhio del “cine-artista” come l’occhio della telecamera, riscrive la narrazione sospendendo per un attimo l’interferenza e risolvendo l’annoso dibattito tra arte e cinema.

Le opere che troverete in mostra sono di: Alterazioni Video, Yuri Ancarani, Meris Angioletti, Rosa Barba, Barbara & Ale, Marco Belfiore, Elisabetta Benassi, Riccardo Benassi, Francesco Bertocco, Rossella Biscotti, Federico Chiari, Danilo Correale, Giorgio Cugno, Alberto De Michele, Gianluca e Massimiliano De Serio, Rä Di Martino, Patrizio Di Massimo, Irene Dionisio, Alessandro Di Pietro, Ettore Favini e Antonio Rovaldi, Francesco Fei, Anna Franceschini, Stefania Galegati, Paolo Gioli, Piero Golia, Alice Guareschi, Adelita Husni-Bey, Invernomuto, Armin Linke, Beatrice Marchi, Diego Marcon, Eva Marisaldi, Amedeo Martegani, Margherita Morgantin, Valerio Rocco Orlando, Adrian Paci, Roberto Paci Dalò, Diego Perrone, Marinella Senatore, Gabriele Silli, Carola Spadoni, Giacomo Sponzilli, Giulio Squillacciotti, Gianluigi Toccafondo, Luca Trevisani, Carlo Gabriele Tribbioli, Francesco Vezzoli, Virgilio Villoresi, Zapruder, Zimmerfrei.

Informazioni

Glitch, Pac Milano
a cura di Davide Giannella
11 ottobre 2014 – 6 gennaio 2015

Biglietti
: Abbonamento € 10, 00: consente un accesso illimitato alle proiezioni e agli eventi della mostra GLITCH
Intero € 8,00
Ridotto € 6,50
Ridotto speciale € 4,00

Orari
: martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 9.30 — 19.30
Giovedì 9.30 — 22.30
Lunedì chiuso
ultimo ingresso un’ora prima della chiusura

Glitch arte e cinema al Pac di Milano

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Foto| Civita

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ultimo aggiornamento: 17-10-2014