L’eurodeputata di Forza Italia e membro della Commissione Libe Alessandra Mussolini si è scoperta pittrice: dal 5 all’8 febbraio 2015 presso la Galleria Plus Arte Puls di Roma saranno in esposizione i suoi quadri, in una mostra chiamata “Graffi”.
Un riferimento ai ‘graffi’ della vita, ha spiegato Mussolini all’Ansa:
“Io invece delle sedute analitiche o di farmi venire l’herpes, ho scelto le tele. Non lo avrei mai pensato. Evidentemente avevo un bisogno di esprimermi che è venuto fuori. È qualcosa che parte da dentro, anche violento, che non puoi fermare”
L’incontro con l’arte è avvenuto per caso:
“Mai preso un pennello in mano. A scuola, a educazione artistica, non ero brava, non sono un’appassionata d’arte e l’idea della tela bianca da riempire mi ha sempre turbato. Un giorno di settembre, però, sono uscita con mio figlio Romano e ho comprato tele e colori […] guardo in modo diverso il paesaggio delle città. I palazzi che dipingo raccontano una solitudine, perché sono vuoti, senza un’anima. È la vita: poca realtà su un mare di astrattismo. I graffi sulla tela è quello che ti accade, nel bene e nel male. Dipingo per me e il risultato mi ha sorpresa perché sono riuscita a ritrarre quelle che vedo come periferie dell’animo umano. Ma mai pensato di mostrare i miei quadri, nè di venderli: sono come figli e solo mia mamma ne ha uno in ‘affido’. Alla mostra, li accompagnerò personalmente, in macchina, come fossero i miei bambini”
E, in merito alle possibili critiche, ha precisato:
“Un conto è il parere dei figli, un conto quello di un mondo che non conosco. L’importante però è che quando dipingo mi sento bene. E che finalmente ho superato il disagio della tela bianca”
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