I pinguini potrebbero estinguersi completamente entro la fine del secolo a causa del riscaldamento globale.

Tra le tante catastrofiche conseguenze che il riscaldamento globale sta comportando, in tempi più rapidi del previsto, c’è anche lo scioglimento del ghiaccio marino nella penisola Antartica. Un fenomeno che mette seriamente a rischio anche uno degli animali più amati tra quelli che vivono proprio in Antartide: i pinguini.

Se non si interverrà in qualche modo, entro la fine del secolo per il pinguino imperatore non ci sarà più nulla da fare. Evitare la completa estinzione diventerà impossibile. Lo ha spiegato uno studio pubblicato sulla rivista Communications Earth & Environment e coordinato da Peter Fretwell. Una ricerca che ha reso nota la gravità del fenomeno e le responsabilità dell’uomo in questo disastro ambientale.

I Pinguini rischiano di estinguersi entro la fine del secolo

Osservando le colonie lungo la costa del Mare di Bellingshausen i ricercatori si sono resi conto di un’amara verità. Purtroppo lo scioglimento dei ghiacciai in Antartide ha avuto tra le sue vittime buona parte dei pulcini del pinguino imperatore. I nuovi nati dalle colonie non sono riusciti ad arrivare alla maturità prima dello scioglimento, di fatto abbassandone notevolmente il numero e compromettendone la possibilità di ricambio.

pinguini

Tale scoperta confermerebbe dunque le previsioni secondo cui il pinguino potrebbe estinguersi in maniera completa e totale entro 80 anni, e quindi all’incirca entro la fine del secolo. Nonostante la riduzione del proprio habitat naturale abbia spinto gli animali a spostare le proprie colonie in aree più interne della penisola antartica, i dati satellitare indicano che almeno quattro delle cinque colonie principali di pinguino imperatore monitorate non sarebbero riuscite a sopravvivere allo scioglimento rapido dei ghiacciai nel 2022.

Il riscaldamento globale e le responsabilità dell’uomo

Una catastrofe ambientale che è diretta conseguenza del riscaldamento globale. La temperatura del nostro pianeta sta aumentando anno dopo anno a causa delle emissioni sempre maggiori di gas serra, con effetti devastanti anche alle nostre latitudini, come dimostrato dai tanti disastri climatici degli ultimi anni. Ma il problema più grave sta colpendo proprio le regioni polari. Basti pensare che nel febbraio del 2023 è stata registrata un’estensione dei ghiacci dell’Antartide di 1,79 milioni di chilometri quadrati, circa 1,05 in meno rispetto alla media registrata tra il 1981 e il 2010.

Il caldo sta comportando infatti una riduzione dei ghiacci molto più rapida del normale, comportando un mutamento di quegli ecosistemi allarmante. Un chiaro segnale della necessità di promuovere un cambiamento evidente e a livello globale. Spiegano infatti gli scienziati e i più importanti glaciologi del mondo, come Jeremy Wilkinson del Bas (British Antartic Suvery): “Questo è un altro segnale di avvertimento per l’umanità. Non possiamo continuare su questa strada. I politici devono agire per ridurre al minimo l’impatto del cambiamento climatico. Non abbiamo più molto tempo“.

Un appello rivolto al mondo politico in generale, vista la portata del tema, che investe tutti noi a livello globale. Perché il riscaldamento non avrà conseguenze sul breve periodo solo sui pinguini, ma anche sulle altre specie animali. Essere umano compreso.

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ultimo aggiornamento: 05-09-2023