Sta scatendando un polverone di polemiche l’ultimo libro a fumetti pubblicato da Mattel e Random House che vede la Barbie, bambola dalla chioma bionda e dal sorriso sgargiante alle prese con un computer. Un libro in cui non ci fa proprio una bella figura.
“Barbie: I Can Be a Computer Engineer” (tradotto: “Barbie: posso essere un ingegnere informatico”) è il titolo della storia a fumetti che ha come protagonista la bambola più famosa del mondo e la sua nuova passione: l’informatica.
La storia, scritta nel 2010, mette la bambola sotto una cattiva luce. Sì, perchè alla fine Barbie può essere un ingegnere informatico, ma solo grazie all’aiuto di due uomini, Steven e Brian.
Una storia che ha mandato su tutte le furie i movimenti femministi che non vedono già di buon occhio la Barbie per quella immagine stereotipata di donna tutto corpo e niente cervello che trasmette solitamente. Figuriamoci dopo aver scoperto questa storia, tacciata come sessista, che vuole trasmettere il messaggio della donna come di un’incapace e totalmente spacciata senza l’aiuto maschile. Per Christina Warren di Mashable, il libro “offre senza dubbio una delle rappresentazioni più sessiste e degradanti di come una donna possa avere successo nel mondo dell’informatica”.
La pagina di Amazon che ospitava il libro è stata bombardata nelle ultime ore da commenti e recensioni negativi, al punto che l’azienda ha chiesto scusa tramite la pagina ufficiale Facebook di Barbie. Scuse che non sono bastate al movimento #Feminist Hacker Barbie che ha realizzato un sito e una pagina Twitter che raccoglie versioni “alternative” della storia con nuovi dialoghi che rendono giustizia non solo a Miss Barbie ma alla categoria in generale. Addirittura c’è un nuovo dialogo in cui Barbie veste i panni di un super nerd informatico.
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