Cosa non era la città di New York tra gli anni Settanta e Ottanta a livello artistico? Risale a quel tempo infatti uno dei più prolifici momenti d’oro per le arti performative, dalla musica all’arte, alla fotografia, poesia e letteratura.

Il CBGB’s, la disco, il Club 57, il Mudd Club e ovviamente la Factory del re della Pop Art Andy Warhol, che ha raccolto nel giro di poco tempo alcune delle menti più brillanti del periodo: la Grande Mela insomma era un vero e proprio cuore pulsante per nuovi movimenti e avanguardie.

In quegli anni vennero portati alla ribalta stili ‘underground’ come la street art, di cui Jean-Michel Basquiat e Keith Haring erano esponenti di spicco. Tutto cominciò con quella retrospettiva del 1980 (“Time Square Show”) che li fece conoscere al grande pubblico, e che portò alla luce le due avanguardie Neo-pop e quella più uptown, legata a rap e graffiti.

E, sempre a proposito di rap e graffiti, proprio Basquiat, insieme a Fab Five Freddy, ha fatto nel 1981 un piccolo cameo nel video “Rapture” dei Blondie.

Debbie Harry aveva un vero e proprio orecchio per le nuove tendenze, e girava i club di New York insieme a Nile Rodgers e Bernard Edwards. Proprio in discoteca conobbe Fab Five Freddy. Il pezzo è una fusione di stili musicali (postpunk, new wave e hip-hop) ed è stato il primo singolo rap in cima alle classifiche musicali, così come il primo video di musica rap trasmesso su MTV.

I Blondie, guidati dalla carismatica e iconica frontwoman, compiono quest’anno 40 anni di attività e verranno tra qualche settimana a suonare in Italia. Si esibiranno a Milano, il 3 settembre, nell’ambito del Magnolia Estate, al Circolo Magnolia di Segrate.

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ultimo aggiornamento: 03-07-2014