Il Governo Meloni ha confermato il bonus 100 euro in busta paga: vediamo a chi spetta e fino a quando resterà in vigore.

Buone notizie per i contribuenti: il Governo capitanato da Giorgia Meloni ha confermato il bonus 100 euro in busta paga. Lo sgravio fiscale resterà in vigore fino a dicembre del 2023 e verrà versato in automatico ai cittadini. Vediamo a chi spetta e cosa accadrà a partire da gennaio 2024.

Bonus 100 euro in busta paga: a chi spetta e fino a quando

Sulla scia di quanto stabilito dal Governo di Mario Draghi, anche quello di Giorgia Meloni ha mantenuto il bonus 100 euro in busta paga. A differenza del passato, però, la Premier ha innalzato il tetto massimo. Stando a quanto si coglie dal XII° Rapporto annuale presentato dall’Inps lo scorso 13 settembre, il taglio al cuneo fiscale finanziato dall’attuale esecutivo resterà in vigore per tutto il 2023.

Il bonus 100 euro, quindi, è potenziato rispetto al passato ed è riconosciuto alle retribuzioni lorde fino a 2.692 euro, pari a 35 mila euro annui. In questo modo, il Governo spera di contrastare la perdita del potere d’acquisto dovuta all’elevata inflazione. Gli italiani, quindi, si ritroveranno a ricevere un aumento che va da 98 a massimo 123 euro, in base alla percentuale di sgravio contributivo applicato. Di seguito, un esempio chiarificatore in base alla retribuzione lorda e al relativo aumento fino dicembre 2023:

  • 10.000 euro – 25,67 euro;
  • 12.500 euro – 32,08 euro;
  • 15.000 euro – 38,50 euro;
  • 17.500 euro – 38,41 euro;
  • 20.000 euro – 43,90 euro;
  • 22.500 euro – 49,38 euro;
  • 25.000 euro – 54,87 euro;
  • 27.500 euro – 60,36 euro;
  • 30.000 euro – 57,56 euro;
  • 32.500 euro – 61,01 euro;
  • 35.000 euro – 65,70 euro.
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Cosa accadrà a partire da gennaio 2024?

Al momento, il Governo Meloni non ha chiarito cosa accadrà al bonus 100 euro in busta paga a partire da gennaio 2024. E’ probabile che lo sgravio del 6% e 7% venga mantenuto, ma è altresì possibile che si decida di abolirlo. Per il momento, sappiamo soltanto che la misura è in vigore fino al 31 dicembre 2023, ma è esclusa la tredicesima che continua ad avere le aliquote del 2% e 3%. L’esecutivo, comunque, ci ha tenuto a sottolineare che farà il possibile per trovare i fondi necessari a tenerlo attivo.

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ultimo aggiornamento: 14-09-2023