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Come fare un puzzle: i nostri consigli

Ecco qualche consiglio su come fare un puzzle.

puzzle

Come fare un puzzle – Non so voi, ma io adoro fare il puzzle. I motivi per cui non passo più tempo a farli fondamentalmente sono due: il costo e lo spazio. E’ che una volta fatti non riesco a disfarli, ma ormai ho appeso alle pareti tutto il possibile, quindi mi limito ogni tot anni a cambiare il parco puzzle della casa. E sì, ho anche già riempito le pareti di parenti e amici, di più non me ne fanno mettere. Di puzzle ce ne sono di parecchie dimensioni, da quelli classici da 1000 pezzi, 1500 pezzi, 2000 pezzi fino ad arrivare ai 5000 pezzi o più. Ma come fare un puzzle? E soprattutto: come fare un puzzle da 3000 pezzi? E come fare un puzzle da 5000 pezzi?

Consigli per fare un puzzle

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Oggi vi forniremo dei consigli per fare un puzzle. Si tratta di consigli pratici, quelli che metto in atto ogni volta che mi trovo di fronte ad un puzzle nuovo. Prima di tutto: scegliete la dimensione giusta. Se siete alle prime armi non iniziate subito con un puzzle da 5000 pezzi, magari cominciate con un 1000 pezzi, al massimo un 1500 pezzi. Aspetterei anche un attimo per il 2000 pezzi, più che altro per il problema dimensioni.

La prima cosa da fare è scegliere dove farlo: dovete metterlo al sicuro da bambini, cani, gatti e altri esseri umani distratti. Se il puzzle è di dimensioni standard, di solito compro subito la cornice in cui poi lo andrò a posizionare e utilizzo la base della cornice come appoggio per il puzzle, mettendo al sicuro il vetro. In questo modo potrete costruire direttamente il puzzle al suo posto, senza doverlo poi spostare.

Una volta scelto il substrato, cominciate ad estrarre i pezzi. Procuratevi delle scatole belle grandi dove posizionare i pezzi, di solito io uso quelle avanzate dei vecchi puzzle. Mentre estraete i pezzi dalla busta, suddivideteli già: lo so che è un lavoro noioso, ma risparmierete tempo. Vedo gente che si lamenta di non riuscire a fare un puzzle e non solo non ha suddiviso i pezzi, ma in parte li tiene capovolti, in parte li tiene ammucchiati e in parte non li ha neanche tolti dalla busta. Ci credo che così non ci riuscite!

In generale io li suddivido in questo modo:

  • i sacri pezzi d’angolo, da mettere subito da parte
  • i pezzi del bordo, da tenere da parte, già che ci sono li suddivido anche per forma mentre li tiro fuori dal sacchetto
  • per tutti gli altri pezzi, molto dipende dal tipo di puzzle. Se è un puzzle con pochi colori predominanti, senza disegni molto evidenti, magari un qualcosa di astratto, allora li suddivido in base alla forma dei pezzi, disponendoli tutti nel medesimo senso. Se è un puzzle ricco di dettagli, magari con un animale, un edificio, allora posso anche decidere di suddividerli per argomento

In realtà quello che poi faccio all’atto pratico è questo: tiro fuori ogni singolo pezzo, mentre lo tiro fuori lo colloco nel gruppo esatto, quindi pezzi d’angolo, bordo e il resto li suddivido in prima battuta a seconda della forma. Quando poi avrò finito di fare la cornice (che ricordo è la prima cosa da fare: anche qui vedo persone impanicate, sommerse dai pezzi mescolati a casaccio che non hanno neanche iniziato la cornice perché “Tanto a cosa serve? La faccio poi dopo”… ecco, per l’appunto, a cosa serve visto che sei lì e non sai da che parte iniziare e hai messo un pezzo in una settimana? Forse non è che stai sbagliando l’approccio?), ecco che individuo un soggetto sul puzzle, può essere una casa particolare, il vestito di una persona e via dicendo.

A questo punto cerco tutti i pezzi del colore giusto e li dispongo sul piano di lavoro, di nuovo suddivisi per pezzo e finisco quel particolare del puzzle. Poi passo ad un altro soggetto del puzzle e via dicendo, fino che ho esaurito tutti i soggetti particolari. Solo in ultimo mi dedico ai pezzi più noiosi, quelli monocromatici, dove ti tocca provarli pezzo per pezzo e dove la tecnica del colpo d’occhio non funziona.

In teoria il principio è lo stesso anche per i puzzle da 3000 pezzi, da 5000 pezzi, solo che qui sono le dimensioni che impicciano un po’. Puzzle del genere non possono essere fatti sul tavolo o sul pavimento, a meno che poi non passiate più da quella stanza o non abbiate un tavolo enorme che non userete per un bel po’ di tempo. Se avete una stanza abbastanza ampia e che non vi serve, allora sì che questo sistema va bene.

Ho visto persone fare puzzle di queste dimensioni sgombrando parte del garage, altre lavoravano direttamente sulla cornice appesa in precedenza sul muro, incollando i pezzi usando del vinavil. Altre lavoravano su grossi tavoli da architetto riadattati per l’occasione, mentre per alcuni puzzle da oltre 10.000 pezzi, visto che spesso sono divisi in aree, ecco che vengono fatte piccole parti di puzzle alla volta e attaccate volta per volta al substrato come se fossero tanti puzzle da 1000 pezzi. C’è anche chi, una volta finito il puzzle, ne stacca piccole porzioni per volta per attaccarle sul substrato definitivo.

Come substrato per puzzle così grandi, di solito si usano tavole di compensato un po’ più spesse di quelle presenti nelle normali cornici che si usano per puzzle da mille pezzi.

Foto | cyclops-photo

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