Ci piacciono, danno quel tocco di bellezza a tutto l’ambiente e ci tengono occupate nei momenti liberi. Parliamo delle piante e in generale dei fiori di casa che, alle volte, sono anche nel terrazzo o nel balcone. Ogni giorno dedichiamo loro delle attenzioni, ancora di più quando, nel periodo estivo, le temperature iniziano ad essere proibitive. Ma quando siamo in vacanza cosa succede? Noi di Pinkblog vogliamo darvi quale consiglio utile sul come innaffiare le piante quando si è fuori di casa per diverso tempo.

Come innaffiare le piante in vacanza

Prima di tutto, andiamo a ribadire le cose fondamentali sul come innaffiare le piante in estate. Con le alte temperature, specie per quanto riguarda quelle posizionate all’esterno – balcone o terrazza – bisognerebbe cercare di esporle il meno possibile alla luce diretta del sole. Se questo non è possibile si potrebbe provare a crearle un’ombra artificiale, magari con un riparo da mettere sopra o nelle vicinanze in modo da filtrare i raggi di luce. Per quanto riguarda, invece, le piante e i fiori dentro casa, basterà abbassare le tapparelle quando il sole arriva diretto.

Importante, in ogni momento, cercare di tenere la giusta umidità per le vostre piante, sia per quelle all’esterno che per quelle all’interno. L’ideale sarebbe cercare di innaffiarle ogni giorno almeno una volta.

Ma come si può fare quando si deve andare in vacanza e quindi lasciare casa per qualche tempo?

Se non si ha un amico o parente disponibile per darvi una mano ad andare a casa vostra ogni giorno, allora è bene pensare come potersi comportare al meglio per non far morire le vostre piante.

Prima di tutto, specie per le piante all’esterno o in giardino, si può ricorrere ad un impianto di irrigazione automatica, sia esso a goccia o capillare. Ove non ci fosse questa opportunità, ecco altre soluzioni.

Un metodo potenzialmente efficace è quello del sifone comunicante. Basterà prendere una bottiglia piena d’acqua e al suo interno metterci l’estremità di una striscia, mentre l’altra deve essere inserita nel terreno a circa 2-3 centimetri di profondità. Così facendo, l’acqua passerà dalla bottiglia al vaso tenendo la terra sempre umida.

Un’altra soluzione potrebbe essere quella che segue il principio di risalita per capillarità. In questo caso al posto di una bottiglia si userà una bacinella con acqua vicino al vaso. Al suo interno si metterà l’estremo di una cordicella e l’altro estremo andrà nel vaso. Anche in questo caso l’acqua passerà dalla corda al terreno.

Sempre tenendo conto del terreno, si può utilizzare il sistema a goccia: per questo tipo di irrigazione si utilizza una bottiglia di plastica piena d’acqua a cui vengono forati il fondo e il tappo. Mettendo il collo all’interno della terra, l’acqua uscirà piano piano tenendo la pianta o i fiori sempre irrigati.

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ultimo aggiornamento: 05-08-2022