Care amiche di Pinkblog, molto spesso le persone non riescono a dormire bene la notte. Alcune, proprio, hanno difficoltà ad addormentarsi. Questo può essere provocato da diversi fattori, anche dall’alimentazione. Per questa ragione vogliamo darvi qualche dritta in una sorta di dieta contro l’insonnia.

Dieta contro insonnia: cosa mangiare e cosa evitare

Premettendo che si tratta solo di consigli e che, come ogni dieta possibile, occorre rivolgersi ad un medico specialista che possa analizzare nel dettaglio il vostro caso, eccoci con qualche consiglio per una dieta contro l’insonnia.

La dieta contro l’insonnia si basa sul consumo di alcuni alimenti che conciliano il sonno e che dunque possono agevolare il rilassamento del corpo e portare al riposo più facilmente. Questo tipo di regime alimentare consiste, quindi, nel mangiare ciò che aiuta a rilassare diverse funzioni dell’organismo.

Alcuni cibi utili a tale scopo possono essere pasta, riso, pane, orzo, lattuga, radicchio rosso, cipolla, zucca, rape, cavolo, formaggi freschi, yogurt, uova bollite. Nello specifico la pasta, il riso, l’orzo e il pane contengono un aminoacido, il triptofano, che favorisce la sintesi della serotonina, ovvero un neuromediatore fondamentale per il benessere, il rilassamento ed il sonno profondo.

Detto dei cibi che potrebbero essere inseriti nell’alimentazione di chi ha problemi di sonno, andiamo a vedere cosa, invece, non andrebbe mangiato.

Oltre al caffè e all’alcol, vanno assolutamente vietati alla sera il cioccolato, il cacao e il tè. Quest’ultimi sono nemici del sonno perché stimolano i centri della veglia. Alcuni esperti consigliano anche di rinunciare ad alcuni alimenti ricchi di sodio alla notte. Per esempio curry, pepe, paprika, patatine, salatini e tutti quei piatti in cui si è utilizzato il dado da cucina.

Lo studio

Uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Sleep Medicine ha dato anche qualche altra dritta a proposito dei problemi di insonnia la notte. Tale ricerca ha rivelato, e confermato, che mangiare tanto a cena peggiora la qualità del sonno. Lo studio è stato condotto su 26 adulti.

Questi sono stati sottoposti per quattro giorni ad una dieta controllata, mirata a ottenere i dati relativi all’effetto del regime alimentare sul riposo notturno. L’ultima sera, invece, è stata concessa un’alimentazione libera. Il risultato ottenuto ha portato a vedere che nelle prime tre notti non ci sono state problematiche mentre la notte con il “cibo libero” ha portato ad una riduzione del sonno a onde lente e una maggiore durata del tempo necessario ad addormentarsi.

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 18-09-2022