Cooperazione, governance ed istruzione sono i tre temi portanti della partecipazione monegasca a Expo 2015. Il Padiglione Monaco infatti parla il linguaggio della solidarietà e condivisione, viste come basi per una crescita solida dell’umanità e del suo benessere.
Il tema della Cooperazione si sviluppa attraverso progetti atti ad aiutare gli altri Paesi a realizzare gli otto obiettivi di sviluppo del Millennio richiesti dall’ONU (fra cui l’eliminazione della povertà estrema e della fame, la riduzione della mortalità infantile e la garanzia di sostenibilità ambientale). Mentre la Governance si focalizza sull’innovazione alimentare e la salvaguardia delle aree marine protette, quest’ultimo tema particolarmente caro al Principato.
In ultimo l’Istruzione, intesa come educazione al rispetto della sostenibilità ambientale. Ne è un esempio la campagna di sensibilizzazione fatta insieme al WWF che ha proclamato il Principato di Monaco il primo paese senza tonno pinne blu, uniformando anche le tradizioni culinarie locali a questo nuovo status.
Per quanto riguarda il progetto del Padiglione, è stato l’architetto italiano Enrico Pollini a curarlo e vanta una struttura che occupa circa 1000 metri di superficie e che è dotata di più punti di accesso (che stanno a simboleggiare il concetto di apertura e accoglienza).
Esteticamente il pavillon si presenta come una serie di volumi architettonici costruiti da container merci (allegoria del fervente commercio via mare del Principato). In cima, sopra al tetto in legno a forma di vela, un tappeto di muschio permeabile che permette la coltivazione di un orto mediterraneo.
Il tutto viene completato dalla presenza di lussureggianti giardini verticali e un sistema di raccolta dell’acqua piovana.
Finito Expo 2015 il Padiglione verrà smantellato e inviato a un progetto di aiuto della Croce Rossa in Burkina Faso.
Via | Expo 2015
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