Avete mai sentito parlare di fitfullness? Se non sapete di cosa si tratta eccoci qui per spiegarvelo. Gli sportivi, però, siamo sicuri che già ne hanno un’idea…
La fitfullness non è altro che quel senso di appagamento che si prova dopo essersi allenati. Sì, proprio così. Quando avvertiamo i muscoli caldi e vivaci, la mente che si è rilassata e ha staccato dallo stress degli impegni lavorativi e sentiamo proprio il benessere e il buon umore che prendono il sopravvento sul nostro corpo, possiamo parlare di questo “status”.
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Fitfullness: da cosa dipende e come raggiungerla
Il termine fitfullness è composto da due parole che si mixano in una sola: “mindfulness”, ovvero quel particolare atteggiamento di consapevolezza di sé che aiuta ad affrontare il presente, allontanando eccessive preoccupazioni, pensieri negativi e atteggiamenti troppo giudicanti verso noi stessi e gli altri e, appunto “fitness”, ovvero quel complesso di pratiche di allenamento sportivo che serve per tenersi in forma.
Per raggiungere lo stato di fitfullness non importa quale attività fisica o combinazione di esercizi venga fatta ma unicamente che essa rispecchi le nostre preferenze e che ci dia soddisfazione, divertimento e relax.
In generale si può dire che non esista una sola disciplina che porti a questo “status” ma di un mix di attività fisiche che possono andare dalla corsa allo yoga ad altri sport. L’importante, come detto in precedenza, è che tale esercizio fisico non sia percepito come un obbligo ma come un piacere.
Ma come si raggiunge tale fitfullness? Con il tempo e la pazienza. Ma anche con determinazione e convinzione. Si devono accettare i propri limiti e non avere troppa fretta di raggiungere la “calma interiore” troppo presto.
Ovviamente, si dovrà scegliere sempre un’attività che piaccia e che faccia sentire bene. Il consiglio è anche quello di crearsi una sorta di riturale, prima e dopo l’attività in modo da “coccolarsi” ancora di più.
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