E mentre l’altro ieri a Taksim i manifestanti sono stati sgomberati dal parco Gezy, alla Biennale di Venezia un gruppo di attivisti Occupy Gezy Park ha invaso il Padiglione Turchia per protestare contro il governo e in particolare per dimostrare solidarietà a tutte le vicende e alle vittime delle rivolte.
Il gruppo ha appeso 50 foto grandi e a colori delle giornate turche in cui hanno protestato contro il progetto di costruire un centro commerciale a Gezy Park. E se quindi il Gezy Park è stato il luogo simbolo dell’occupazione, questa volta simbolo diventa la Biennale, palazzo enciclopedico di confronto e dialogo artistico e culturale.

Gli attivisti hanno interrotto la video arte dell’artista di Istanbul Ali Kazma, che ha presentato l’opera dal titolo Resistanbul, per aprire striscioni con le scritte “GeziPark resiste” e “Resistanbul la primavera continua” mentre le sono state accompagnate dalla scritta “Good Bye Erdogan”. Mai una così viva partecipazione anche da parte dei visitatori che si sono aggiunti al coro di chi combatte per i beni comuni, i diritti la libertà e la democrazia.
Il 13 Giugno è stato anche organizzato un flash mob di solidarietà nella città di Venezia che il sindaco Gianfranco Bettin:

Siamo a fianco dei giovani, degli ambientalisti, dei cittadini che in piazza Taksim a Istanbul e in tutta la Turchia manifestano contro l’autoritarismo e per un’altra idea di modernità. Queste manifestazioni parlano a tutta l’Europa ed esprimono, in Turchia e in altri paesi, il desiderio di maggiore libertà e democrazia, ma anche il rifiuto di modelli di sviluppo distorti, secondo i quali un centro commerciale è più importante di un parco e i diktat di un governo più delle attese e delle proposte dei cittadini. Sono questioni che riguardano anche noi.

Un invito a non arrendersi!

Foto| Corriere della Sera e VeneziaToday.

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ultimo aggiornamento: 17-06-2013