Si è chiuso il Festival di Sanremo 2023. Tra i grandi protagonisti c’è stato sicuramente Gianni Morandi. Dal canto alle… pulizie del palco.

Il Festival di Sanremo 2023 si ricorderà non solo per la vittoria di Marco Mengoni, ma anche per il gesto sconsiderato di Blanco che ha distrutto i fiori sul palco dell’Ariston e, va detto, pure l’immagine di un iconico Gianni Morandi che, con tanto di scopa, ha pulito in prima persona in diretta tutto. Proprio l’artista è stato intervistato dal Corriere della Sera e si è soffermato anche su questo episodio.

Gianni Morandi a Sanremo: il canto e Blanco

Gianni Morandi
Gianni Morandi

Sui momenti più belli vissuti al Festival di Sanremo 2023, Gianni Morandi ha detto: “L’immagine che più mi è piaciuta? Più di una. L’Inno con il presidente Mattarella è stato molto emozionante perché non mi sarei mai aspettato che nella mia vita potesse accadermi una cosa del genere. Cercavo di guardarlo – non proprio fissarlo, perché non si fa – e vedevo che seguiva le parole muovendo leggermente le labbra”.

E ancora: “Mi sono commosso anche quando ho cantato insieme ai miei due compagni di viaggio, Massimo (Ranieri) e Al Bano”.

Non manca, ovviamente, un passaggio su quanto accaduto con Blanco e lo scatto iconico di lui che pulisce i danni fatti dal giovane artista: “È stata una mossa estemporanea, nata casualmente. Ho visto queste tre ragazze che pulivano e mi è venuto naturale chiedere una scopa per aiutare. Un gesto che poi è diventato simbolico”.

“Metafora dei saggi che sistemano le intemperanze dei giovani? Sapesse quante cose ho fatto io a 20 anni! Anche peggio. Ma non avevo l’amplificazione di milioni di persone che mi guardavano. È stata letta così, però non volevo sembrasse una lezione, non ho mica pensato: adesso devo insegnare a Blanco come si vive”.

E ancora: “A volte i giovani per timidezza e inesperienza compiono azioni di cui non si rendono conto. L’aspetto più bello per chi fa questo mestiere è avere un rapporto con la gente, senza filtri, senza paura di incontrarsi e scambiare una parola. Senza mettersi su un piedistallo. Facciamo questo mestiere mica solo per noi, ma per la gente. La mia generazione la pensa così; i ragazzi di oggi forse lo capiranno più avanti”.

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ultimo aggiornamento: 12-02-2023