Il 10 luglio fino al 20 settembre arriva a Palermo l’arte di Hermann Nitsch, artista austriaco noto per le sue tele in cui utilizza sangue animale, carcasse mutilate e altri corpi di animali crocifissi. Arriva,  o meglio, dovrebbe arrivare, a meno che la petizione lanciata dai palermitani affinchè la mostra non venga installata avrà la meglio.

Das Orgien Mystherien Theater (“Il Teatro delle Orge e dei Misteri”) è la rassegna in programma allo spazio espositivo comunale dello Zac, ai Cantieri culturali della Zisa. Una rassegna che sta alzando numerose polemiche all’interno della comunità artistica e animalista, palermitana e non.
Il tutto è partito con una petizione online lanciata da Antonio Leto, componente del del consiglio internazionale danza dell’Unesco: l’uomo ha chiesto al sindaco di Palermo Leoluca Orlando di annullare l’evento. Con lui, le firme di migliaia – attualmente più di 50 mila in pochi giorni –  di persone che rifacendosi alla Dichiarazione universale dei diritti degli animali considerano questa esposizione oltre che di cattivo gusto, contraria alla difesa dei più deboli e degli animali nello specifico. La petizione si attiene al punto 10 della Dichiarazione che dice: “Le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano gli animali sono incompatibili con la dignità dell’animale“, pertanto la performance dell’artista viennese va contro la legge.

Quello di Palermo non è un caso isolato: già a febbraio un’altra petizione online aveva bloccato la mostra di Nitsch in Messico, in programma al museo Jumex di Città del Messico, con le stesse motivazioni. E se da una parte critici d’arte ritengono che quella di Nitsch non sia niente di scandaloso, ma qualcosa di visto e rivisto – sottintendendo in qualche modo l’autorizzazione all’esposizione e quindi alla totale espressione dell’arte – dall’altra l’opinione pubblica non ha alcuna intenzione di vedere animali squartati davanti ai loro occhi.

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ultimo aggiornamento: 25-06-2015