Domattina alla Pinacoteca di Brera di Milano si fa un bel salto indietro nella storia. Alle 10.45 è infatti prevista la conferenza stampa di presentazione della mostra “I Tarocchi dei Bembo. Una bottega di pittori dal cuore del Ducato di Milano alle corti padane”. L’esposizione che parte da alcune curiosità sui generis come “quelle carte de triumphi che se fanno a Cremona”, per entrare all’interno delle corti italiane quattrocentesche, è stata curata da Sandrina Bandera e Marco Tanzi e costruita a guisa di esplorazione nei cassetti chiusi a chiave e nei segreti dell’epoca, proseguendo sulla linea già tracciata qualche mese fa intorno ai tarocchi Sola Busca e la cultura ermetico-alchemica. Aperta fino al 7 aprile, sarà accessibile gratuitamente proprio domani, mercoledì 20 febbraio dalle 17.30 alle 20.00
Un’avventura di sotterfugi e previsioni che si consolida intorno a due leggendari mazzi di carte: il Brambilla della Pinacoteca di Brera e il Colleoni dell’Accademia Carrara di Bergamo, affiancati per l’occasione da alcuni straordinari codici disegnati e miniati, tavolette da soffitto e dipinti su tavola realizzati dalla bottega dei Bembo, importante centro artistico lombardo e punto di riferimento sostenuto dalle prestigiose committenze provenienti dalle famiglie Sforza e Visconti. Un legame esplicitato attraverso i ritratti dei duchi Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti (1462), affreschi strappati dalla chiesa di Sant’Agostino, e portati per la prima volta fuori da Cremona.

La bottega dei Bembo rappresenta un modello esemplare del fervore culturale che anima, dalla metà del Quattrocento, Cremona, scelta nel 1441 per celebrare il matrimonio tra Bianca Maria Visconti, unica erede del ducato più importante dell’Italia settentrionale, e Francesco Sforza, fondatore della nuova dinastia.

Via | brera.beniculturali.it

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ultimo aggiornamento: 19-02-2013