A Cefalù, nelle Madonie e ben oltre, il Museo Mandralisca si è fatto conoscere per il suo più celebre “inquilino”, il dipinto di Antonello da Messina intitolato il magnifico “Ritratto d’Uomo”, ma meglio conosciuto anche con la definizione di “Il sorriso dell’ignoto marinaio” dal titolo del primo successo letterario di Vincenzo Consolo, e considerato come una specie di enigmatica rappresentazione tipica del siciliano. Ma non solo, perché negli spazi dell’omonima fondazione che gestisce i tesori provenienti dalle collezioni di Enrico Pirajno di Mandralisca, si alternano paesaggi, tecniche e universi, in un museo interdisciplinare che comprende, oltre ad un’importante pinacoteca, una notevole collezione archeologica, uno splendido monetario, una raccolta malacologica tra le più ricche d’Europa, nonché mobili ed oggetti di pregio già appartenuti alla famiglia Mandralisca.
Ma a poco sarebbero serviti i tanti sostegni (5.440 firme a partire dalle 2,060 necessarie) espressi anche nella petizione indirizzata al Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, e alcuni appelli accorati.

Nonostante a favore dell’unico museo di Cefalù si siano schierati volti noti della cultura e dello spettacolo come Marina Ripa di Meana, e anche Vittorio Sgarbi che, come al solito, non le manda a dire, chiamando in causa i poteri politici e “minacciando” la propagazione della notizia ai media internazionali:

Non c’è niente da fare, l’ignoranza è la madre della cattiva politica. Quello che abbiamo davanti agli occhi non si vorrebbe credere, eppure accade in molti luoghi d’Italia. E, naturalmente, anche in Sicilia. Nell’indifferenza totale delle istituzioni e, in particolare, delle autorità regionali, uno dei luoghi simbolici dell’arte siciliana, il Museo Mandralisca, si avvia, entro pochi giorni, malinconicamente, a chiudere.

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ultimo aggiornamento: 31-07-2013