Si allunga tristemente l’elenco degli scempi e dei danni che l’Isis sta apportando al patrimonio archeologico e culturale mondiale. Attacchi, distruzioni e devastazioni ai più bei siti archeologici del Medio Oriente, in virtù di una presunta furia iconoclasta o semplicemente per ignoranza o per barbara propaganda.
Dopo  le statue nel Museo di Mosul, dopo Nimrud, antico sito archeologico che sorge nei pressi della stessa Mosul (antica Ninive) e dopo la recente distruzione del sito  dell’antica città di Hatra, patrimonio Unesco dal 1985, oggi è la volta di un tempio Sufi,  in Libia.


Le immagini, mandate in onda dal Daily Mail, mostrano un gruppo di jihadisti mentre distruggono a colpi di martello e abbattendolo con un bulldozer il tempio. Non è chiaro tuttavia se l’atto vandalico e barbaro sia stato compiuto recentemente oppure appartiene ad immagini di repertorio.

Come riportato dal Daily Mail, le foto sono state pubblicate dal ramo di Tripoli dell’Isis. Non è ancora stato identificato dove si trovi questo tempio, non è la prima volta però che i siti Sufi, in particolare le tombe dei santi, diventano obiettivo di attacchi da parte di fazioni ultraconservatrici libiche. E si teme che la presenza degli jihadisti possa adesso accanirsi contro i siti archeologici greco-romani.

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ultimo aggiornamento: 11-03-2015