Lungo racconto tra vita privata e lavorativa per ivana Spagna. Gli inizi di carriera, i successi ma anche alcuni passaggi difficili.

Interessante intervista a 360° per Ivana Spagna al Corriere della Sera di cui vi riporteremo alcuni stralci che ci hanno colpito. La cantante ha ripercorso le tappe della sua carriera, dagli inizi ai successi, ma si è anche confessata su aspetti molto delicati, come la depressione dopo la morte della madre.

Ivana Spagna e la depressione

Ivana Spagna
Ivana Spagna

Nel corso dell’intervista è stato toccato proprio il tema della depressione profonda. La Spagna ha spiegato: “Dopo la morte di mia madre, nel ‘97, mi sono sforzata di concludere il tour. Prendevo troppe pastiglie, non dormivo. Mi chiusi in me stessa. Mi isolai. Avevo un corvo nero sulla spalla. Decisi di farla finita. Nella lucida follia ho pulito la casa, volevo andarmene lasciando tutto in ordine. Con calma fredda avevo organizzato ogni dettaglio”.

Ma alla fine le cose non sono andate così: “Stavo per farlo, la mia gattina mi è saltata in braccio miagolando. E mi sono risvegliata dall’incubo. Ho pianto per ore. Ma ero di nuovo io. In un attimo la mia vita è cambiata. Ho capito che avrei punito le persone che mi volevano bene, non era giusto”.

Tina Turner, Richard Gere e il matrimonio di una settimana

Non solo momenti cupi, Ivana ha raccontato aneddoti interessantissimi come il matrimonio nel 1992 durato una settimana: “Patrick, ex modello, produttore musicale. L’avevo conosciuto a Parigi, lavorava con Sandy Marton. Colpo di fulmine. Era sposato, io stavo con Larry, non se ne fece niente. Mi cercò quando vivevo a Los Angeles. Dopo un mese mi chiese di sposarlo. Ne parlai con un mio amico sensitivo, Mario De Sabato. Mi rispose: ‘Lascia stare, durerebbe una settimana’. Ci sposammo in una cappella di Las Vegas, in jeans, pranzo di nozze con hamburger e patatine. Scrisse il mio nome sul fondo della piscina vuota. Un gesto romantico? No, scrisse ‘Spagna’, non ‘Ivana’. Fu il primo di tanti segnali rivelatori, capii che avrei sofferto e la chiusi lì”.

Di ben altro sentimento le parole su Tina Turner: “Mi invitò alla sua festa di compleanno. Mi piace dipingere, perciò le feci un ritratto a olio, lo teneva sul camino nella casa di Zurigo”.

E poi su Richard Gere: “A Milano, cantavo per il Dalai Lama, c’era anche lui, in un angolo. Ad un tratto si avvicinò e mi prese la mano tra le sue, bello come il sole”.

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ultimo aggiornamento: 30-06-2023