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Luoghi scaramantici in Italia: ecco quali sono le cinque fontane porta fortuna
Dalla Fontana di Trevi di Roma alla Fontana del Porcellino a Firenze: conoscete quali sono i monumenti porta fortuna d’Italia? Diamo uno sguardo ai luoghi scaramantici nostrani e vediamo i riti che, secondo la leggenda, bisogna compiere per ottenere prosperità e abbondanza.
Luoghi scaramantici in Italia: cinque fontane che portano fortuna
Anche se da anni ci ripetono, e forse ripetiamo anche a noi stessi, che la sfortuna non esiste, resistere alla tentazione di buttare una monetina nella Fontana di Trevi a Roma è difficilissimo. Probabilmente è anche per questo retaggio culturale così radicato che in Italia esistono diversi luoghi considerati scaramantici. Vi dice nulla, ad esempio, il toro della Galleria Vittorio Emanuele II° a Milano? Da Nord a Sud, passando per il centro ci sono tantissimi monumenti o punti di attrazione che hanno a che fare con la fortuna, alcuni più conosciuti e altri meno.
Restando in tema fontane, senza ombra di dubbio la già citata Fontana di Trevi è uno dei luoghi scaramantici più famosi d’Italia. Ogni tanto qualcuno prova anche a farsi un tuffo, magari scambiandola per l’acqua di Lourdes, ma lo storico rito scaccia sfortuna non prevede alcun tipo di immersione. Secondo la tradizione, per assicurarsi una buona dose di fortuna e sperare in un altro viaggio a Roma bisogna mettersi di spalle al monumento e lanciare una monetina. Questo è il rituale più conosciuto, ma ce n’è un altro che in molti ignorano. Quanti giungono nella città eterna con il proprio compagno dovrebbero convincerlo a bere un sorso d’acqua dalla fontanina che si trova sul lato destro della piazza. In questo modo non si perderà il suo amore. La norma impone di far bere l’acqua al partner da un bicchiere nuovo di vetro, che poi va rotto davanti alla fontana. Questo piccolo gesto incivile, però, è caldamente sconsigliato.
Fontane della buona sorte: ogni Regione ha la sua
Tra i luoghi scaramantici più famosi d’Italia troviamo anche la Fontana del Bargello di Gubbio, in provincia di Perugia. Nota anche come Fontana dei matti, fa guadagnare la cosiddetta patente del pazzo a coloro che compiono tre giri intorno al monumento. Questo strano documento viene rilasciato soltanto se un cittadino di Gubbio è presente al rito.
La Fontana delle Tette, invece, si trova a Treviso. Secondo la tradizione, un tempo da questa fontana usciva sia vino bianco che rosso. Il tutto accadeva soltanto in occasione di determinati festeggiamenti e tutti i cittadini potevano inebriarsi del nettare di Bacco per ben 3 giorni e senza sborsare un soldo. Oggi, invece, si dice che il monumento sia portatore di abbondanza e allegria.
La quarta fontana porta fortuna d’Italia è quella del Porcellino a Firenze, che in realtà raffigura un cinghiale. Il rito per ottenere prosperità e buona sorte chiede di accarezzare il muso dell’animale, mettendogli in bocca una moneta che deve necessariamente cadere nella grata in cui passa l’acqua. Infine abbiamo la Fontana della Fortuna a Fano, in provincia di Pesaro, che rappresenta proprio la dea ‘bendata’ e per tale motivo è simbolo di buon auspicio.