Quel che più mi interessa non è né la natura morta, né il paesaggio, ma la figura. 
La figura mi permette ben più degli altri temi di esprimere il sentimento, diciamo religioso, che ho della vita.

 
Henri Matisse
, 1908

Dal 22 febbraio al 15 giugno 2014 Palazzo dei Diamanti di Ferrara si apre al pubblico per un nuovo allestimento: Matisse, La figura. La forza della linea, l’emozione del colore.
Opere di grafica, pittura e scultura compongono un ritratto autentico della genialità e dell’estro creativo di uno dei più grandi maestri del ‘900.
Organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e curata dalla prestigiosa studiosa Isabelle Monod-Fontaine, la mostra presenta una visione complessiva sulla carriera di Matisse, tracciando un filo rosso fra le opere. Lo sguardo sulla figura umana, ed in particolare su quella femminile, che è diventato un tratto caratteristico, di riconoscibilità, della sua opera.
Il percorso a Palazzo dei Diamanti principia proprio con l’Autoritratto del 1900, proveniente dal Centre Pompidou di Parigi e si accende dopo pochi passi con l’esplosione di colore del Ritratto di André Derain (un prestito dalla Tate di Londra), a rammentare la stagione fauve.
Il linguaggio di Matisse matura e fa il conto anche con la lezione di Cézanne e le linee della scultura africana. Ne sono un esempio due opere in mostra, Nudo disteso (1907) ed il dipinto Nudo in piedi (1907).
Il cammino prosegue con tre capolavori di Matisse del 1909: La serpentina – un bronzo, il dipinto Nudo con sciarpa bianca (entrambi prestiti dallo Statens Museum for Kunst di Copenaghen), e La Bagnante, in arrivo dal MoMA di New York.
Dopo la prima guerra mondiale Matisse incontra l’incanto della luce della Costa Azzurra e ripensa a Ingres e Renoir. Il dipinto Ragazze in giardino (1919), il bronzo Grande nudo seduto (1922-29), l’Odalisca con i pantaloni grigi (1926-27) ne sono un esempio.
Dopo i sessanta anni Matisse si dedica a progetti monumentali come la Ninfa nella foresta (1935-43) e realizza capolavori come Natura morta con donna addormentata (1940).
Infine, tra le molte altre opere che compongono la mostra di Matisse a Ferrara che non abbiamo tempo di citarvi, segnialiamo il libro Jazz (1943-47), conservato alla Biblioteca Nazionale di Firenze.

Matisse – Palazzo dei Diamanti – Ferrara

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ultimo aggiornamento: 18-12-2013